E’ morto, nel pomeriggio di giovedì 8 agosto, in Via Verrua a Brusasco, dopo una lite con un gruppo di persone non residenti in paese l’imprenditore Gian Franco Trombadore.
Il ricordo del sindaco
E, a pochi giorni di distanza dalla tragedia, l’ex sindaco Luciana Trombadore ricorda il fratello:
Voglio ricordarti così in un giorno felice dove il tempo non aveva ancora tinto di grigio i tuoi capelli… Voglio ricordarti da piccoli quando la malattia non ci aveva ancora sottratto l’affetto dei nostri genitori… Voglio ricordarti così… E poi il mio sguardo si ferma nel vuoto e riemergono le immagini di te a terra in un corpo senza vita… Ma io voglio ricordarti così: io e te al mare con un cielo azzurro, un sole fantastico in quelle vacanze estive dai nonni con tutti i cugini, in quel giorno in cui mi hai insegnato a nuotare, mi hai tolto i braccioli e mi hai detto “facciamo un giro alla boa e torniamo”… Ed io non avevo paura… C’eri tu… Voglio ricordarti così… Io e te a scorrazzare per il magazzino, non con il monopattino come i ragazzi di oggi, ma con muletto e transpallet… Voglio ricordarti così… Ma poi il pensiero del beep beep del defibrillatore continua a risuonare nei miei pensieri… Ma io voglio ricordarti così: caparbio, testone, orgoglioso e cocciuto… Non voglio tenere con me il tempo dei rapporti difficili, il tempo in cui i problemi hanno preso il sopravvento sugli affetti. Io voglio ricordarti così….perché nessuno aveva il diritto di porre fine alla tua vita. Voglio ricordarti così…. Gran lavoratore, padre, brusaschese, marito, a volte testardo ma per sempre fratello…