il racconto

Lezioni sul computer: ecco come le affronta una famiglia numerosa

Siamo «entrati» in casa Battaglia composta da sei persone.

Lezioni sul computer: ecco come le affronta una famiglia numerosa
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La Dad, didattica a distanza è uno dei termini che abbiamo conosciuto in seguito alla pandemia in atto per il Covd-19. Uno di quei vocaboli che oggi, insieme a lockdown, contagi e vaccini, usiamo con più frequenza rispetto ad altri. Sì, perché il Covid ha condizionato ogni aspetto della nostra vita. Nessuno escluso: dai bambini agli anziani.

Dad, lezioni di una famiglia numerosa

A fine febbraio 2020 gli studenti non hanno fatto più ritorno nelle loro scuole. Praticamente interrotti i rapporti con compagni e insegnanti e poi via via sono ripartite le lezioni a distanza.
Allora si è partiti alla ricerca di un pc o tablet e una connessione internet che potesse soddisfare le esigenze familiari.
Da tre settimane con l’aumento dei contagi le scuole di ogni ordine e grado sono state nuovamente chiuse e così hanno ripreso il via le lezioni a distanza.
Un po’ di sconforto iniziale per le famiglie e perché no anche per le insegnanti che si sono trovate a dover riorganizzare il proprio lavoro.
Siamo andati ad intervistare alcune famiglie con più di un bambino in Dad e abbiamo chiesto loro di raccontarci l’esperienza che stanno vivendo. Siamo «entrati» in casa Battaglia di Brandizzo composta da sei persone, mamma Francesca, papà Fabrizio e i loro quattro figli Letizia, Raffaele, Maddalena e Benedetta. I primi tre bambini seguono tutti lezioni da casa. «Quando abbiamo saputo che sarebbe iniziata la Dad abbiamo presentato richiesta per avere un pc aggiuntivo in casa. Nel giro di qualche giorno la scuola ce lo ha fornito. Abbiamo poi provveduto a dotarci di una connessione internet più adatta alle nostre esigenze e siamo partiti. - racconta mamma Francesca - Mia figlia Maddalena frequenta la prima media quindi tra ore sincrone e asincrone ha la stesse ore di lezione di quando va a scuola e ha un pc per lei. Raffaele è in quarta e Maddalena in prima elementare. Loro hanno rispettivamente un’ora e mezza di lezione al mattino e un’ora e mezza al pomeriggio. Uno inizia alle 8.30 e l’altro alle 10. E’ stato infatti creato dalla scuola un piano Dad per cui i fratelli che frequentano la stessa scuola primaria non hanno lezioni che si sovrappongono così i due bambini riescono ad utilizzare lo spesso computer. Mio marito ha la possibilità di lavorare da casa, va in ufficio una volta alla settimana».

 

Sei persone in casa: come suddividete gli spazi? «Mio marito in una camera, mia figlia in un’altra, nel salotto-cucina ci sono i miei figli che si alternano e poi io ogni tanto entro magari per aprire il frigo o comunque preparare il pranzo, e in cameretta c’è mia figlia Benedetta che ha così i suoi spazi per giocare insieme a me». Orari diversi: e il pranzo? «Si pranza tutti insieme, siamo riusciti ad incastrare gli orari delle varie lezioni e ad avere un momento per stare tutti insieme».

E l’ora dei compiti?

«I compiti vengono svolti nel pomeriggio o al mattino in attesa del collegamento». Francesca si occupa dei bambini a tempo pieno e i ragazzi dopo le lezioni riescono anche a ritagliarsi del tempo per recarsi in cortile a giocare.
Francesca si rende conto che la Dad è un impegno per tutti che il rapporto tra studenti e docenti è mutato, ma lei riesce a trovare un aspetto positivo anche in questa situazione: «I ragazzi hanno dimostrato di essere in gamba. Si stanno destreggiando bene con il computer e riescono nel loro piccolo ad avere un minimo di autonomia nella gestione.
Certo la scuola in presenza è un’altra cosa, frequentare le lezioni è sempre meglio, ma anche in questa occasione gli studenti hanno dimostrato di sapere apprendere e di comprendere i cambiamenti che comporta seguire le lezioni da casa».

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