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Linea ferroviaria Chivasso-Asti, il Pd vuole risposte dalla Regione

La domanda del Consigliere regionale Alberto Avetta.

Linea ferroviaria Chivasso-Asti, il Pd vuole risposte dalla Regione
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«Ma la Regione Piemonte è interessata a riattivare la linea ferroviaria Chivasso-Asti?»: lo chiede il Consigliere regionale Alberto Avetta.

Linea ferroviaria Chivasso-Asti, il Pd vuole risposte dalla Regione

«Ma la Regione Piemonte è interessata a riattivare la linea ferroviaria Chivasso-Asti?»: lo chiede il Consigliere regionale Alberto AVETTA (PD), che ha depositato un’Interpellanza avente per oggetto la ferrovia che dal 1912 collega Chivasso ad Asti (attraversando i comuni di San Sebastiano Po, Lauriano, Monteu da Po, Cavagnolo, Brusasco e Brozolo), e che attualmente non è attiva a causa dei cedimenti strutturali delle gallerie Brozolo e Cortanze e per la necessità di altri interventi sugli impianti di tratta.

Uno studio dell’Agenzia della Mobilità Piemontese nel 2017 ipotizzava il ripristino del servizio ferroviario per un investimento di 12 milioni di euro. La riattivazione della linea ferroviaria è una richiesta appoggiata dalla Città Metropolitana di Torino e dalla maggioranza dei Sindaci dei Comuni interessati a cominciare dal primo cittadino di Chivasso.

Il commento di Avetta

«In alcuni incontri ufficiali, prima a Cocconato e recentemente a San Sebastiano Po, alla presenza dei sindaci interessati, l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi avrebbe deluso le aspettative per la possibile riattivazione della linea ferroviaria, ipotizzandone la trasformazione in pista ciclabile, di fatto allontanando anche l’ipotesi di utilizzo del sedime ferroviario in seno al progetto “treni storici in Piemonte”».

Nell’interpellanza il Consigliere Alberto Avetta chiede di conoscere «l’esito dell’incontro con i Sindaci tenutosi a San Sebastiano Po lo scorso mercoledì 7 ottobre 2020; in che tempi e con quali risorse la Regione Piemonte pensa che la linea ferroviaria Chivasso-Asti possa essere riattivata; se esistono altre idee di utilizzo della linea che possano essere formalmente sottoposte all’attenzione dei Sindaci; e, infine, se e in che tempi la Regione pensa di rispondere alle sollecitazioni ricevute dai Sindaci della collina per la riorganizzazione del trasporto pubblico su gomma al fine di garantire un servizio più efficiente e razionale, così da disincentivare il ricorso all’auto privata da parte dei cittadini».

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