il dramma

L’ultimo saluto a Giorgio Meneghello, un malore non gli ha lasciato scampo

Aveva 63 anni e dopo la pensione si era trasferito con la famiglia a Panama. Era un grande appassionato di baseball

L’ultimo saluto  a Giorgio Meneghello, un malore non gli ha lasciato scampo
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La notizia dell’improvvisa morte di Giorgio Meneghello è giunta a Brusasco e a Verrua Savoia come un fulmine a ciel sereno.

L’ultimo saluto a Giorgio Meneghello, un malore non gli ha lasciato scampo

Una di quelle notizie che nessuno si sarebbe aspettato e invece, Giorgio se n’è andato all’improvviso, in silenzio colto da un infarto che non gli ha lasciato scampo. Viveva a Brusasco e poi dopo il matrimonio era andato ad abitare a Verrua Savoia. Tre anni fa, dopo che aveva raggiunto la meritata pensione si era trasferito a Panama insieme al figlio Niccolò e alla moglie Margarita. A Panama (paese di origine della moglie), Giorgio conduceva una vita felice sino a sabato 18 marzo quando un malore fulminante non gli ha lasciato scampo, facendo sprofondare nel profondo dolore e nella disperazione la moglie, il figlio, i fratelli Paolo e Franco con le rispettive famiglie.
Giorgio aveva 63 anni una vita dedicata al lavoro e alla famiglia, era una persona piacevole che sapeva farsi apprezzare a tutti.

Amante del baseball

Era un grande amante di baseball, una passione che era nata grazie al figlio Niccolò. Infatti, il figlio si era avvicinato a questo sport e ben presto Giorgio era diventato il suo compagno inseparabile. Era stato dirigente delle società di baseball di Settimo Torinese e Vercelli. Questa disciplina sportiva non conosceva misteri per lui. Infatti, ogni aspetto o regola lui la conosceva, era il punto di riferimento di molti sportivi. E’ anche il mondo del baseball dove era molto conosciuto e stimato che oggi lo piange. «Sempre col sorriso seguiva il figlio e la sua squadra con grande passione e determinazione» così che oggi lo vuole ricordare il mondo del baseball che ha contato sulla sua grande e importante figura.

Il funerale

Il funerale è stato celebrato mercoledì 22 marzo, alle 11 a Panama (alle 17 ora italiana) mentre ieri, sabato 26 marzo alle 17 presso la chiesa di San Pietro Apostolo a Brusasco è stata celebrata una Messa in suo ricordo.
Numerosi i messaggi sui social degli amici che sconcertati e affranti vogliono salutare il loro amico scomparso all’improvviso: «Caro Giorgio Pasquale Meneghello, "Menego", come ti chiamavo. Sei venuto a salutarmi prima della tua partenza per Panama, dicendomi: Ci vediamo.
Resta il vuoto per una morte assurda, non potevi andartene così sono molto triste e dispiaciuto. Ma la vita è anche questo.
Riposa in Pace caro amico, un giorno sì, ci rivedremo lassù.
Ti abbraccio». E poi ancora chi incredulo afferma: «Non ho parole e non riesco a credere a quello che è successo ci siamo visti in videochiamata per il mio compleanno
Voglio continuare a pensarti felice a Panama».

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