L’ultimo saluto al maestro Capellino
Una vita intera dedicata alla scuola e alla cosa pubblica
È mercoledì mattina (31 luglio) quando la città si ferma di fronte alla notizia della morte del maestro Mario Capellino. Alla veneranda età di 93 anni, infatti, si è spento lasciando un grande vuoto nella sua famiglia ma anche nei suoi ex alunni che in lui hanno sempre visto un punto di riferimento. Perché il maestro Capellino ha dedicato tutta la sua vita alla scuola, all’insegnamento e ai giovani. E oggi, i suoi tanti ex allievi, sono genitori e alcuni anche già nonni e ricordano bene le ore trascorse in aula con lui, prima alla frazione Moleto di Bianzè poi per decenni a Livorno.
L’ultimo saluto al maestro Capellino
E suoi social, in questi giorni, sono molti coloro che lo ricordano come Rocco Ferreri: «Con grande tristezza, ci uniamo per ricordare il caro Maestro Mario Capellino, che ci ha lasciato. In un piccolo comune come Livorno Ferraris, il maestro non era solo un insegnante, ma una guida e una fonte di ispirazione per molti di noi. Ricordo con affetto quando ci faceva cantare la sua canzone "Livurn a l'é un bel païs" che celebrava il nostro amato paese. Con la sua passione per la musica e la cultura piemontese, ci ha insegnato ad amare e rispettare le nostre radici. "Livurn a l'é un bel païs, tant rinomà për sò ris, la smìa a 'n'isola ...., giardin dëlizia, giardin d'amur" risuonava nelle nostre voci, e attraverso quelle parole ci sentivamo uniti come comunità. Per molti versi, trovavo il mio maestro simile a mio papà, che anche lui ci ha lasciati. Entrambi erano uomini di grande carattere e cuore, capaci di lasciare un segno profondo nelle persone intorno a loro. Grazie, Maestro Capellino, per averci regalato non solo lezioni di scuola, ma anche lezioni di vita. Il suo ricordo e la sua canzone rimarranno per sempre nei nostri cuori. Addio, Maestro, e grazie di tutto».
«Ci sono persone che incidono profondamente nella tua vita. Il mio maestro delle elementari, Mario Capellino, mi ha insegnato tantissimo, ho appreso più cose da lui in cinque anni che nel resto dei miei studi. Riposa in pace Maestro» così lo ricorda l’ex sindaco Renzo Masoero.
E proprio dai ricordi dei suoi ex alunni che si comprende quanto importante sia stato il suo impegno per la comunità.
Ha dedicato il suo tempo alla cosa pubblica
Negli Anni Settanta, con altri maestri, si era dedicato alla scrittura del libro «Livorno Ferraris - La sua terra la sua gente».
Ma Mario ha dedicato anche il suo tempo alla cosa pubblica.
È stato amministratore per molti anni a Livorno. Da assessore e consigliere è stato tra i protagonisti negli Anni Sessanta dell'arrivo dell'industria a Livorno. E’ stato amministratore negli Anni Settanta, Novanta e Duemila partecipando per esempio alla gestione del passaggio dell’alta velocità in città.
Il maestra aveva anche militato a lungo nella DC.
Una città che lo ha accompagnato nel suo ultimo viaggio giovedì scorso dimostrando alla moglie Franca, ai figli Paolo con Cinzia e Christian e Marco con Romina e Francesca, l’importanza che ha avuto.