Lutto a Cavagnolo, addio a Giovanni Leggio

Una vita dedicata alla sua amata famiglia.

Lutto a Cavagnolo, addio a Giovanni Leggio
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Sono giorni tristi per la comunità cavagnolese e per la Collina che in questi giorni ha persone due grandi persone.
Lunedì scorso è morto improvvisamente Franco Trolese e martedì 10 marzo è giunta la notizia della morte di Giovanni Leggio a soli 37 anni.

Lutto per Giovanni Leggio

Giovanni aveva scoperto di essere malato a settembre, era stato colpito da un male che non gli ha lasciato scampo e contro cui ha lottato con determinazione sino alla fine senza perdere mai la speranza di guarire. Era un grande lavoratore, dedicava alla sua professione di trasportatore di bombole di ossigeno 12-14 ore al giorno e poi correva dalla moglie Maika e dai figli Simone di 10 anni e Edoardo di 1 anno. Era un grande appassionato di quod e motocross e amava stare in sella alla sua moto. Si era sposato a novembre con Maika, l’amore della sua vita, a celebrare le nozze l’amico Andrea Gavazza sindaco di Cavagnolo.

I ricordi

«La scomparsa di Giovanni lascia un silenzio assordante. - Questo il toccante ricordo di Andrea Gavazza - Non ha senso morire così presto, non ha senso lasciare una famiglia così bella e tanti, tanti amici. Ciao Giò». «A tutti capita, almeno una volta nella vita, di avere in compagnia quell’amico burlone, che anche davanti ad un caffè stantio dell’ultimo dei bar, o se siete soli, senza meta, con la macchina in riserva o con una ruota bucata, riesce a strapparvi una risata perché trovava sempre il pretesto per non perdere mai l’ottimismo della vita. - dicono commossi Sonia Marco Beppe Stefy zia Monica, zio Gian e nonno Renzo - Giovanni era questo; un ragazzo sempre allegro e solare, con la battuta pronta e a far sorridere chiunque. Ma lui non era solo questo: era una persona pronta ad aiutare chiunque avesse bisogno. La bontà d’animo e l’altruismo lo accompagnavano sempre e tutti rimanevano contagiati dal suo sorriso. Lo ricorderemo sempre così, come il Grande Giò».

L'addio

Giovanni lascia la mamma Giovanna, il papà Franco con la compagna, la moglie Maika, i suoi adorati Simone e Edoardo, il fratello Giuseppe e i cognati. Un toccante messaggio quello che Maika dedica al suo Giovanni: «Io e te, così diversi. Tu divertente buono e io un po’ stronza e musona a volte. Abbiamo vissuto più noi in 20 anni che coppie in 100. No lacrime, no rimpianti, non ne avrò. Prendo tutto ciò che mi hai insegnato e lo insegnerò ai tuoi figli. Sei vita, sei gioia, sei amore, troppo perfetto per questo mondo ! Vola in sella alla tua moto, ci rivedremo, aspettami. Ti amo».

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