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Maestra vittima di revenge porn, stilista vuole pagarle le spese legali

La spinosa vicenda in cui la vittima ha rischiato di pagare per tutti, ha colpito molte personalità note.

Maestra vittima di revenge porn, stilista vuole pagarle le spese legali
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La  maestra torinese vittima di revenge porn continua ad incassare doveroso sostegno da parte di stampa e istituzioni. La spinosa vicenda in cui la vittima ha rischiato di pagare per tutti, ha colpito molte personalità note, fra le quali ci sarebbe anche un misterioso stilista intenzionato a supportarla per le spese legali. L'ha raccontato la giornalista Selvaggia Lucarelli. Come riporta PrimaTorino.it

Maestra vittima di revenge porn

Nella giornata di ieri, mercoledì 16 dicembre, siamo tornati a occuparci della giovane maestra torinese che, oltre ad aver subito revenge porn da parte del suo ex fidanzato, si è anche vista ricattare e allontanare dal suo posto di lavoro. "Io prendo ogni pretesto per mandarla via. Cercate di farla sbagliare” è questo il vocale che la preside della scuola dove insegnava la giovane avrebbe mandato alle colleghe. Si tratta del frammento di un messaggio audio fatto ascoltare in tribunale un giorno fa a Torino, una prova fondamentale che confermerebbe la versione della maestra che aveva dichiarato di essere stata umiliata dalla preside davanti alle altre maestre e poi costretta a dare le dimissioni.

Lo stilista vuole farsi carico delle spese legali

A raccontare il restroscena è Selvaggia Lucarelli all'interno di un articolo per Tpi, in cui esprime il suo punto di vista circa la decisione di Fedez di fare beneficenza a cinque persone visibilmente in difficoltà a bordo della sua Lamborghini, trasformando il tutto in una sorta di spettacolo social. Lucarelli in questo contesto cita, come esempio di una modalità differente di fare del bene, un famoso stilista:

Qualche giorno fa un noto stilista mi ha comunicato di voler pagare le spese legali alla maestra di Torino vittima di revenge porn mi ha chiesto i contatti dell’avvocato. Persone a cui interessa fare del bene, non far sapere quanto sono buone.

Ovviamente non è rilevante, e non deve esserlo ai fini della questione, l'identità dello stilista. Ciò che conforta, però, è l'esempio pubblico che tante personalità di spicco - seppure in elegante anonimato - stanno dando per contrastare una mentalità sessista e ridefinire la legittimità della sfera privata della maestra.  

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