Manifestazione lavoratori, il presidio in Regione Piemonte

In piazza i lavoratori di Mahle, Ex Embraco, Alpitel, Cnh e altre aziende. Tutti coordinati dai sindaci di categoria.

Manifestazione lavoratori, il presidio in Regione Piemonte
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Saranno numerosi domani, mercoledì 18 dicembre, i lavoratori in presidio ai piedi della sede del Consiglio regionale del Piemonte.

Manifestazione lavoratori

E' del pomeriggio di oggi la notizia per la quale domani, mercoledì 18 dicembre, numerosi lavoratori scenderanno in piazza per manifestare ai piedi della sede del Consiglio Regionale del Piemonte in centro a Torino. La comunicazione dell'iniziativa è sottoscritta dai sindacati Fim, Fiom, Uilm di Torino che, in queste ultime ore, hanno coordinato l'azione dei lavoratori di alcune importanti realtà piemontesi che si trovano in stato di crisi.

L'iniziativa dei lavoratori

In piazza scenderanno gli operai e gli addetti di importanti esperienze industriali della provincia di Torino e del Piemonte che negli ultimi mesi hanno subito gravi difficoltà occupazionali. Si tratta dei lavoratori di Mahle, della Ventures - ex Embraco di Riva di Chieri -, della Lear e dell'Alpitel; quest'ultima è una delle più importanti aziende leader in Italia nel settore delle telecomunicazioni.

Il commento dei sindacati

"Questa iniziativa, decisa nelle ultime ore, segna la gravità della situazione e la richiesta da parte dei lavoratori di risposte e soluzioni. A queste aziende e alle altre già in difficoltà - ricordiamo l'Alcar,  la Blutec, l'Olisytem, la Manital, la CNH, la Comital (che licenzierà tutti i dipendenti e su cui bisognerà vigilare sul mantenimento dell'impegno sottoscritto la scorsa settimana di riassumere il 50% degli addetti) - si aggiungono la già citata Alpitel e la Martor, azienda dell'automotive che sta già utilizzando da tempo i contratti di solidarietà e che si accinge a dichiarare il licenziamento di una parte cospicua di lavoratori". Commentano così Davide Provenzano, Edi Lazzi e  Luigi Paone segretari generali di Fim, Fim e Uilm Torino. Sono i rappresentanti delle sigle sindacali che sono quotidianamente al fianco dei lavoratori delle aziende interessate da queste crisi professionali.

"Necessario un piano generale per la città"

I sindacati non usano mezzi termini. Secondo le organizzazioni che seguono i lavoratori servono veri e propri piani di rilancio per l'industria locale e, soprattutto, per risolvere le crisi aziendali che da mesi sono al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica della provincia di Torino e della Regione Piemonte.

Serve un piano generale per la città, è inutile continuare a inseguire azienda per azienda, esuberi dopo esuberi. Serve una cabina di regia che possa indirizzare le risorse su un progetto comune di rilancio dell'economia cittadina. Le poche cose che si stanno facendo come il Competence Center e le collaborazioni con il Politecnico e l'Università di Torino, rischiano di essere avulse  da un contesto generale e quindi poco efficaci per trovare una via di uscita da questa crisi.

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