CHIVASSO

Marciapiedi, negozi, orti pubblici: la città diventa un set porno

Sul web le performance a luci rosse di una giovanissima che rischia una denuncia.

Marciapiedi, negozi, orti pubblici: la città diventa un set porno
Pubblicato:
Aggiornato:

Marciapiedi, negozi, orti pubblici: tutta Chivasso diventa un set porno. Sul web le performance a luci rosse di una giovanissima che rischia una denuncia.

La città diventa un set porno

Con un passato da modella, Chiara (la chiameremo così) era già conosciuta ben oltre i confini chivassesi. Impossibile, infatti, non notarla: alta, magrissima, occhi di ghiaccio, i suoi scatti hanno raccolto migliaia di «like» e condivisioni sui principali social network, Facebook e Instagram in testa.
Poi nei mesi del primo lockdown, la svolta: da modella (non proprio acqua e sapone, ma comunque nei limiti del glamour e del vedo e non vedo) Chiara ha deciso di darsi al porno.
Una scelta che nessuno si sogna di criticare (è maggiorenne e pienamente consapevole delle proprie decisioni) come nessuno vuole anche solo accennare ai video a luci rosse che la vedono protagonista, disponibili sul web.
Il «problema», se così lo vogliamo definire, sta nei video amatoriali che a partire da qualche mese Chiara ha deciso di diffondere sulla propria pagina Twitter.
Il primo video di questa sua, diciamo, svolta, risale al giugno del 2020, quando Chiara ha iniziato a spogliarsi in stazione prima di un viaggio per Milano. Pochi giorni dopo, rientrando a casa, ne ha pubblicato un secondo, ancora più «hard», coinvolgendo un ragazzo che si trovava sul sedile di fronte al suo.

Rischia una denuncia

Da quel momento, non si è più fermata. Accanto a video amatoriali girati nel suo appartamento a pochi passi dal centro storico, Chiara ha dimostrato di poter trasformare ogni angolo di Chivasso in un set porno, rischiando continuamente una denuncia per atti osceni in luogo pubblico, punibile con una sanzione amministrativa da tre a cinque mila euro.
Si applica invece la pena della reclusione da quattro mesi a quattro anni e sei mesi se il fatto è commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori, e se da ciò deriva il pericolo che essi vi assistano.
Dopo i primi esperimenti sul balcone di casa (comunque con la possibilità di essere vista), Chiara ha iniziato a posare sulle scale (anche qui con il rischio di essere sorpresa dai vicini) per poi tornare agli «spogliarelli» sui treni e in macchina.
Ad aprile, un nuovo passo in avanti con la pubblicazione di un video in cui fa la spesa, in un supermercato vicino a casa, senza biancheria intima, video composto da inquadrature «ginecologiche».
Da quel momento Chiara sembra essersi specializzata in video da «esibizionisti», con le sue nudità esposte un po’ ovunque per Chivasso, con una particolare predilezione per gli orti pubblici di via Mezzano: avendone uno in concessione, o comunque in uso, lo ha trasformato in set facendosi filmare, ovviamente sempre nuda, mentre prende il sole bevendo un aperitivo o mentre griglia carne nel giorno di Pasquetta. Tutte clip con migliaia di visualizzazioni e decine di commenti.

Anche in pieno centro

Ma il video che più ha indignato i chivassesi, che si chiedono quale potrà essere il suo prossimo passo, è quello pubblicato la scorsa settimana in cui Chiara si accovaccia sul marciapiede, a cento metri da via Torino, e fa letteralmente pipì sull’asfalto.
«A casa sua o sul set faccia quello che vuole - spiega chi ci ha segnalato la vicenda - ma credo che ora abbia veramente esagerato. Se continua così, dove la troveremo la prossima settimana? In Duomo? Mi chiedo poi se il Comune sappia cosa combina nel suo orto (dove ha montato una tenda e portato anche un letto), mentre ci sono persone che vorrebbero “semplicemente” coltivare qualche pomodoro e sono in attesa da anni».

Seguici sui nostri canali