CHIVASSO

Maxi rissa e auto in corsa in via Torino: di notte, il centro è terra di nessuno

Venerdì notte una scena da film, con passanti che scappavano sotto i portici per non essere investiti.

Maxi rissa e auto in corsa in via Torino: di notte, il centro è terra di nessuno
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Immaginate di essere a passeggio per il centro di Chivasso, con un gelato o qualcosa da bere per cercare di combattere il gran caldo che rende l’afa degli anni scorsi un piacevole ricordo, e di trovarvi catapultati in un mix tra un film di Bud Spencer e Terence Hill (per le botte) e «Fast & Furious» (per le auto che sfrecciano tra la gente).

Maxi rissa e auto in corsa in via Torino

No, non è un’illusione, ma è quanto accade praticamente ogni fine settimana senza che nessuno, e ripetiamo, nessuno, abbia ancora messo in campo soluzioni utili ad arginare il problema.

«Sì, ci si costerna, sì, ci si indigna, sì, ci si impegna, ma poi le cose non cambiano e, citando De Andrè, si getta la spugna con gran dignità».

Ragazzi, intere famiglie, non c’è settimana senza che il tratto compreso da piazza Carletti e piazza della Repubblica non si trasformi un ring in grado di dare di Chivasso l’immagine di una terra di nessuno in cui chiunque (sempre i soliti, a dire il vero) si ritiene autorizzato a fare ciò che vuole con la certezza di restare impunito.

L’ultimo, gravissimo, episodio, è avvenuto nella tarda serata di venerdì 8 luglio quando alcuni ragazzi, che si stavano già picchiando (per motivi al momento ignoti) nella zona di piazza del Castello si sono spostati in via Torino.

Non una semplice scazzottata (per quanto possa essere semplice), ma una furia cieca che avrebbe prima spinto cinque o sei ragazzi ad accanirsi contro un coetaneo anche con calci in testa quando quest’ultimo era già a terra, per poi concludersi in un groviglio di trenta persone in un tutti contro tutti che si è chiuso solo quando sono mancate le forze e i colpi subiti hanno iniziato a farsi sentire.

Una situazione già difficile da comprendere, ma è folle quanto avvenuto dopo la prima parte della rissa.

I contendenti, infatti, avrebbero chiamato i rinforzi subito intervenuti, in auto, senza curarsi del fatto che via Torino sia un’isola pedonale.

E così, i racconti dei presenti continuano con lo sgommare di una Alfa Romeo Giulietta e di una Nissan Juke che avrebbero attraversato via Torino a folle velocità, tra le urla delle persone che per non essere investite non hanno potuto far altro che lanciarsi sotto i portici.

La rissa, o a questo punto meglio il massacro, è poi proseguito quasi all’angolo con piazza Carletti: altri pugni, altri calci alla testa e alla schiena, minacce pesantissime che diventa difficile ricondurre a una «banale» lite tra adolescenti. Più facile pensare a una «faida» tra due famiglie, «rivali» anche per alcune attività economiche in città. E uno di questi picchiatori è stato al centro anche di una velenosa polemica durante l’ultima campagna elettorale: l’idea è che si sentano i padroni della città, e lasciarli agire indisturbati non fa che confermare la loro tesi.

Il caso

Poi, così come sono venuti, tutti gli acciaccati contendenti sono svaniti come nel nulla, lasciando ai Carabinieri solo l’eco di quanto successo.
Considerando che è poco probabile che le due fazioni presentino denuncia, non resta che attendere il prossimo regolamento di conti con la speranza che non sia qualche ignaro cittadino a pagarne le spese.

Da quanto ricostruito, al tardo pomeriggio di ieri, martedì 12 luglio, non erano state ancora acquisite le immagini registrate dalle nuove telecamere posizionate nel centro cittadino, operazione non facile al punto che per accedere ai video sono dovuti intervenire i tecnici dell’azienda che ha installato l’impianto.

Altre risposte potrebbero però arrivare dalle telecamere posizionate ai varchi della ZTL, utilizzate per fare multe e quindi efficientissime.

Eppure, a fronte di una dilagante «illegalità» che sta iniziando a preoccupare non poco i cittadini chivassesi, gli stessi si sarebbero aspettati una reazione netta da parte delle istituzioni...

Come se non bastasse, ventiquattro ore dopo i «soliti ignoti» hanno sfasciato una panchina in piazza Dalla Chiesa, anche in questo caso senza che nessuno abbia mosso un dito per fermarli.

A questo punto, è innegabile che Chivasso abbia un (grosso) problema, da risolvere al più presto.

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