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Mercato del mercoledì di Chivasso: niente banchi in via Torino

Le bancarelle ritorneranno mercoledì 20 maggio.

Mercato del mercoledì di Chivasso: niente banchi in via Torino
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Tra le cose che, anche passata l’emergenza Coronavirus, non torneranno mai come prima, c’è senza dubbio anche il mercato del mercoledì, un appuntamento irrinunciabile per migliaia di chivassesi e non.

Mercato del mercoledì a Chivasso

Dopo più due mesi di pausa il prossimo 20 maggio torneranno sì le bancarelle, ma solo quelle legate ai generi alimentari (con l’eccezione dei vivaisti) e confinate nell’area compresa tra il Foro Boario e piazza Europa (lato campo Pastore).
Gli accessi resteranno regolamentari come sabato 9 maggio, ovvero con incolonnamenti sul viale di via Orti, per poter gestire l’affluenza massima davanti ad ogni banco. Stando all’ultima delibera firmata dal sindaco Claudio Castello, potranno accedere al mercato «esclusivamente i residenti nel territorio chivassese e i cittadini di altri Comuni presso cui non sono presenti attività commerciali di generi alimentari e/o aree mercatali presso cui poter effettuare la spesa alimentare».
Impossibile, ad oggi, dire quando potranno tornare anche tutte le altre bancarelle (dall’abbigliamento agli articoli per la casa, dalle scarpe alla ferramenta) ma è praticamente sicuro che l’asse di via Torino non basterà per garantire la necessaria distanza di sicurezza.
Il centro storico rischia quindi di perdere definitivamente il mercato. Negli anni in effetti erano balenate le idee più varie per una diversa gestione del mercato (compresa quella di sfruttare via San Marco, pedonalizzata ma ugualmente deserta), ma una svolta potrebbe arrivare ora per gli evidenti motivi sanitari.

Le prospettive future

Il sindaco Castello e l’assessore Pasquale Centin hanno sul tavolo diverse ipotesi per il futuro del mercato cittadino, ma come detto al centro di ogni valutazione c’è la disposizione dei banchi.
Il 20 maggio ci sarà il primo mercato “del mercoledì” dopo il blocco (sempre al Foro Boario) e poi c’è il grande tema dell’extra alimentare. La Regione sta lavorando sul protocollo con gli ambulanti per le modalità operative. Sui tempi, dal 18 maggio in avanti ci sarà una riapertura delle attività, ma la situazione almeno in Piemonte non è ancora rosea.
Il distanziamento sociale dovrà essere la regola. Dovremo trovare soluzioni alternative a via Torino, anche perché è impossibile far convivere il mercato con le identiche esigenze del commercio in sede fissa.
Se sarà necessario, dobbiamo essere pronti a un piano B. Lo diciamo con la pena nel cuore. Faremo di tutto per mantenere il mercato in via Torino, ma è del tutto evidente che in questa fase dovremo agire in maniera diversa.

Il piano B

Anche se l’amministrazione mantiene il massimo riserbo, da Palazzo Santa Chiara trapela come gli uffici stiano già lavorando al «Piano B», che prevede lo spostamento dei banchi non alimentari lungo l’asse di viale Matteotti e viale Vittorio Veneto, da piazza d’Armi a via Mezzano.
Un chilometro lungo cui spalmare le varie tipologie commerciali, con il possibile ulteriore sfogo dell’area ex campo Enel. Ai lati, i grandi futuri parcheggi (ex Smeraldo e terreno di viale Vigili del Fuoco, senza dimenticare piazzale Libertini) in grado di assorbire tutti i clienti tenendoli fuori dal centro.
Sicuramente una rivoluzione epocale, ma fatta nel segno della sicurezza.

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