Meteo di Natale, lunedì arriverà la neve
L'inverno è entrato nel vivo.
L'inverno sta arrivando. Il primo fronte freddo giungerà a Natale dal Nord Europa con maltempo, forte vento e neve anche a quote basse. Tra il 27 e il 28 dicembre seconda e più intensa perturbazione con possibile neve anche in pianura al Nord. Torino avrà, nella giornata di Natale, un abbassamento della temperatura, che preparerà il campo alla nevicata attesa per lunedì 28. Come riporta Prima Torino.it
Meteo Natale a Torino
“La fase di relativa quiete meteorologica di questi giorni sta per concludersi, con l’inverno pronto ad entrare sulla scena italiana a partire da Natale” – lo conferma il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara che spiega – “A Natale transiterà un primo deciso fronte freddo dal Nord Europa, responsabile di una passata di piogge, rovesci e temporali sul Nordest e in generale al Centrosud, specie lungo il versante tirrenico dove non escludiamo fenomeni di forte intensità. Il Nordovest in questa occasione sarà ai margini dell’azione ciclonica con precipitazioni sporadiche e anche maggiori aperture. Il tutto verrà accompagnato da un netto calo delle temperature da Nord a Sud, tanto che la neve potrà spingersi fino a quote collinari su Nordest, Emilia ed entro fine giornata anche su Toscana, Romagna e alte Marche. Non esclusa neve a tratti in pianura sui settori emiliani. A Santo Stefano ancora rovesci, temporali e anche grandinate al Centrosud, con neve fino in collina sul medio versante Adriatico (200-500m) e fin sotto i 1000m al Sud entro fine giornata. Temporaneo miglioramento invece sulle regioni settentrionali e sul medio versante tirrenico, ma con clima freddo.”
Seconda perturbazione tra il 27 e il 28
“Non sarà finita qui” – avverte l’esperto – “in quanto una seconda e più intensa perturbazione a carattere freddo punterà dalle latitudini artiche gran parte d’Europa, interessando anche l’Italia. In questa fase avremo così una recrudescenza del maltempo: al Nord la presenza di aria fredda potrà favorire estese cadute di neve a quote molto basse se non in pianura, con un secondo importante ripasso per le Alpi, dove si potrebbero registrare ulteriori importanti apporti nivometrici.”