giudiziaria

Modafferi, fu ingiusta detenzione

E' stato risarcito

Modafferi, fu ingiusta detenzione
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Più che la cifra ottenuta, è il valore morale della stessa: l’imprenditore chivassese Demetrio Modafferi, difeso dall’avvocato Cosimo Palumbo, è stato infatti risarcito per «ingiusta detenzione» patita nel maggio del 2015, quando era stato arrestato perché trovato in possesso di «un fucile risultato privo di matricola, oltre ad altri due fucili, che il medesimo non era comunque legittimato a custodire avendogli il Prefetto di Torino vietato di detenere qualsiasi tipo di arma o munizione».

Modafferi, fu ingiusta detenzione

Più che la cifra ottenuta, è il valore morale della stessa: l’imprenditore chivassese Demetrio Modafferi, difeso dall’avvocato Cosimo Palumbo, è stato infatti risarcito per «ingiusta detenzione» patita nel maggio del 2015, quando era stato arrestato perché trovato in possesso di «un fucile risultato privo di matricola, oltre ad altri due fucili, che il medesimo non era comunque legittimato a custodire avendogli il Prefetto di Torino vietato di detenere qualsiasi tipo di arma o munizione».

La sentenza

«Fin dall’interrogatorio reso all’udienza di convalida dell’11 maggio 2015 - si legge nella sentenza - Demetrio Modafferi professava la propria innocenza dichiarando di versare in buona fede e di essere stato tratto in inganno dai Carabinieri di Chivasso che, quando nel 1997 si era recato a denunciare il possesso di quell’arma, gli avevano comunicato che il fucile aveva una matricola, essendo identificato dal numero ‘22. Benché il GIP. di Ivrea fosse stato di diverso avviso, avendo convalidato l’arresto, disposto una misura cautelare non coercitiva e la liberazione dell’indagato, il Tribunale del riesame con successiva ordinanza assumeva l’insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza proprio valorizzando l’assenza di dolo in capo al detentore dell’arma clandestina. Il procedimento veniva in seguito archiviato con la stessa motivazione».

Da qui la richiesta di risarcimento accolta dalla Corte d’Appello di Torino.

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