Motociclisti fuori controllo in frazione, due denunce

Motociclisti fuori controllo in frazione, due denunce
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Motociclisti fuori controllo a Castelrosso frazione di Chivasso. Qui i Carabinieri hanno rischiato il linciaggio. Due le persone denunce.

Motociclisti fuori controllo in frazione

Se non è giusto pensare che quanto successo domenica scorsa a Castelrosso sia «colpa» degli organizzatori del «Motoraduno nazionale del Bisko», non è nemmeno corretto sostenere che le centinaia di ragazzini che hanno creato il caos siano arrivati, in paese, per assaggiare i canestrelli.
La verità, come sempre, sta nel mezzo, e nel caso specifico descrive qualche centinaia di appassionati di moto da cross che, seguendo uno sponsor della manifestazione, hanno raggiunto la principale frazione chivassese da Trento come da Reggio Emilia, da Aosta come da Venezia, con motociclette non omologate per la circolazione su strada caricate su furgoni.
Non metti in conto 600 chilometri, tra andata e ritorno, per mangiare un panino con la porchetta o un piatto di lasagne, ma sai perfettamente che, a Castelrosso, troverai il modo di sfogare la tua passione.
A scapito, questo sì, dei residenti e degli organizzatori.
Se domenica mattina piazza Assunta era «solamente» una distesa di moto da cross, che comunque stonavano accanto alle solite due ruote da turismo che da sempre sono il «cuore» dei tranquilli motoraduni organizzati dal club guidato da Matteo Doria, è nel pomeriggio che la situazione è precipitata.
Tutti quei ragazzini, venuti come detto da fuori ma accompagnati da un buon numero di chivassesi doc con la stessa passione per cross e motard, hanno iniziato a radunarsi lungo via del Cimitero, il rettilineo che da piazza Monsignor Santa (dove si svolgeva l’esibizione degli stuntman) porta in aperta campagna.
Quasi 250 metri percorsi più o più volte impennando e sgasando, senza curarsi delle potenziali situazioni di pericolo per i residenti e per il pubblico.
Una situazione che presto è diventata fuori controllo, tanto che sono state numerose le richieste d’intervento al 112, tra cui quella dello stesso Doria.
Al loro arrivo, le pattuglie del Nucleo Radiomobile di Chivasso e della Stazione di Verolengo, si sono ritrovate nel mezzo di una bolgia assolutamente impossibile da governare, tra moto che continuavano a sfrecciare lungo la via e ragazzini, con la forza del numero, che hanno iniziato ad insultare i militari accalcandosi intorno alle auto, rigate con chiavi e ammaccate a colpi di casco.
Ed è proprio il responsabile di quest’ultimo episodio, un minorenne chivassese, che lunedì è stato denunciato per danneggiamento aggravato dai militari del Capitano Luca Giacolla, mentre un coetaneo di Reggio Emilia è finito nei guai per essere scappato all’alt, prima di cadere a terra con una moto senza targa.

La nota del club

«Nel pomeriggio di domenica - commenta Doria - a Castelrosso sono arrivati svariati minorenni, estranei al Bisko, estranei alle nostre zone , estranei al modo civile di vivere che hanno iniziato ad intasare via del cimitero (area al di fuori della manifestazione, che si è svolta senza problema alcuno come sempre) sfrecciando , impennando e mettendo a rischio l’incolumità dei passanti.
Avvertito da alcuni residenti, ho lasciato piazza Assunta per verificare che le segnalazioni fossero fondate, e così era. Come presidente del Motoclub ho ritenuto opportuno e necessario avvisare le forze dell’ordine di quanto stesse accadendo fuori dal luogo della manifestazione.
La manifestazione procedeva regolarmente, ma questa situazione non era “normale”, mai abbiamo assistito a gruppi di minorenni , molti senza casco, imboccare questa via pubblica e commettere atti così insensati.
Le forze dell’ordine si sono ritrovate di fronte a decine di ragazzi “infiltrati” lungo questa via a compiere pericolose infrazioni di vario genere. Tutto ciò è accaduto fuori dalla manifestazione, con persone arrivate da chissà dove: ma non si può non condannare tutto ciò.
Siamo rimasti sbigottiti, amareggiati, sconfortati dall’apprendere che cosa sia avvenuto ad alcune centinaia di metri dall’evento: questa non è la nostra gente, questo non è il nostro spirito . Ma che senso ha avere comportamenti così...
Auspichiamo che possano essere state identificate più persone possibili dalle forze dell’ordine, in modo tale che chi ha creato così tanto disagio e pericolo possa essere punito in termini di legge.
Grande soddisfazione per il successo di pubblico sulle due giornate, ma quanta amarezza per questi episodi».

Il sindaco Claudio Castello

Su quanto avvenuto domenica a Castelrosso è intervenuto anche il sindaco di Chivasso, Claudio Castello: «Dopo gli incresciosi episodi di domenica scorsa a Castelrosso, porgo la mia solidarietà ai carabinieri, la cui auto di servizio è stata danneggiata. Questi fatti hanno creato rammarico e disappunto tra i residenti di Castelrosso e tra quanti, e sono i più, hanno preso parte al motoraduno per trascorrere un pomeriggio di sano svago nel rispetto sia delle proprie passioni che della quiete e sicurezza pubbliche. Che degli elementi estranei all’iniziativa e ai principi di una civile convivenza possano aver turbato la manifestazione e aver impegnato le forze dell’ordine su di loro, crea disappunto in me come sindaco e come cittadino, a tutela del buon nome di Chivasso che si è sempre distinta nella responsabile organizzazione e gestione di eventi».

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