il caso

Musica a palla nella sede di «Amo Chivasso»

Residenti infuriati, arrivano anche i Carabinieri

Musica a palla nella sede di «Amo Chivasso»
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«Metterò un lucchetto e cambierò tutte le serrature. Problema risolto». Cade dal pero, Matteo Doria, quando gli chiediamo spiegazioni su quanto avvenuto mercoledì notte nella sede di piazza della Repubblica della sua lista civica, «Amo Chivasso e le sue frazioni». Una festa in piena regola, tra grida, risate e musica «a palla» fino alle sei di mattina.

Musica a palla nella sede di «Amo Chivasso»

«Non ne so nulla - ha subito dichiarato Doria - anche perché ho lasciato la sede dopo mezzanotte e dopo essere andato con alcuni amici in un locale, sono corso a casa a dormire».
Eppure, quel che è successo in Vicolo Tre Limoni dopo la serata gastronomica di Borghi e Frazioni, inserita nel programma della Patronale del Beato Angelo Carletti, è (ampiamente) testimoniato dai post sui social e dai video che da giorni rimbalzano nelle chat di mezza Chivasso. Si sente la musica (a volume altissimo), con brani di Vasco Rossi e Massimo Ranieri, si sentono le proteste dei residenti che a quell’ora vorrebbero dormire, si sentono le imprecazioni di chi minaccia di chiamare il 112.

Arrivano i carabinieri

I Carabinieri della Compagnia di Chivasso, impegnati in forza sul luogo della tragedia di Brandizzo, avvenuta poche ore prima, arrivano davvero intorno alle 5.15.
Non ci sono campanelli a cui suonare, e quindi non possono far altro che cercare di attirare l’attenzione dei ragazzi ancora impegnati in balli scatenati. Nessuno risponde, forse nemmeno sentono le urla che arrivano dalla strada, poi alle 6 forse qualcuno si accorge della pattuglia e musica e rumori si interrompono immediatamente.
Nel frattempo i militari avevano anche cercato di mettersi in contatto con Doria, ma dormendo nemmeno lui si era accorto delle telefonate.
Tutto risolto quindi? Nemmeno un po’, dato che i residenti nei palazzi che si affacciano su quel tratto di via Torino hanno colto l’occasione per puntare il dito sul «baccano» che in più occasioni si leverebbe dalla sede di «Amo Chivasso».
Qualcuno ha anche postato commenti non proprio «a modo» sulla bacheca Facebook di Doria, subito rimossi, anche se era chiaro a tutti come il consigliere non fosse tra i presenti.
A questo punto non resta che sperare che il cambio di serrature...

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