Nasce «’l Carsantin d’or», per premiare i cittadini illustri
Approvato il regolamento per la concessione delle civiche benemerenze e della cittadinanza onoraria.
E’ stata una serata importante quella di lunedì 29 marzo per Crescentino. Durante la seduta del Consiglio comunale, infatti, è stato approvato il nuovo regolamento per la concessione delle civiche benemerenze e della cittadinanza onoraria.
Nasce «’l Carsantin d’or»
Un regolamento di cui va molto fiero il primo cittadino Vittorio Ferrero perché introduce un riconoscimento speciale per tutte quelle persone che si sono distinte e che hanno raggiunto particolari meriti e successi nell’impegno civico, sociale, artistico o culturale.
«Come Milano ha l’Ambrogino, Crescentino da oggi ha “‘l Carsantin d’or” - spiega Ferrero -
L’onorificenza sarà conferita annualmente in occasione dei festeggiamenti della Festa Patronale di San Crescentino a due persone. In casi particolari può essere conferita anche ad un Ente, Associazione od organismo che abbia profuso particolare impegno a favore della comunità di Crescentino. La decisione del conferimento è attribuita da una Commissione speciale composta dal sindaco, dal presidente del consiglio comunale e dai capigruppo consiliari. L’assegnazione è resa nota entro il 15 maggio di ogni anno. Durante la cerimonia di consegna sarà consegnata una targa dorata riproducente lo stemma inciso della Città di Crescentino con iscritto il nome e cognome del conferito, la data e la frase “ ’l Carsantin d’or” e una speciale pergamena con l’attestazione del sindaco che, in esecuzione della volontà del Commissione, conferisce la l’onorificenza».
Ma come si legge nello stesso regolamento, come viene concessa l’onorificenza può anche esser revocata. Il documento infatti recita: «L’onorificenza “‘l Carsantin d’or” possono essere revocate dalla stessa Commissione, con le stesse modalità e procedure valide per il conferimento, allorché gli insigniti se ne rendano indegni».
Le assegnazioni e i riconoscimenti
Il regolamento, più in generale, serve comunque per regolamentare le assegnazioni di questi riconoscimenti.
«Mi sono reso conto, e così anche la mia squadra, in questo anno di pandemia che è giusto riconoscere chi si è prodigato per la città - spiega ancora il primo cittadino - ecco il perché di questo regolamento e soprattutto di questo premio che per noi è molto importante. E’ giusto riconoscere l’impegno e inserire il suo nome sulla pietra così che venga ricordato anche in futuro».