'Ndrangheta, Roberto Rosso resta in carcere

Il politico era stato arrestato il 20 dicembre 2019.

'Ndrangheta, Roberto Rosso resta in carcere
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'Ndrangheta, l'ex assessore e consigliere della Regione Piemonte Roberto Rosso resta in carcere. Il politico era stato arrestato il 20 dicembre 2019.

'Ndrangheta, Roberto Rosso resta in carcere

L'ex assessore e consigliere della Regione Piemonte Roberto Rosso resta in carcere. Originario di Trino, dove sino alla primavera a ricoperto il ruolo di vicesindaco, è stato arrestato il 20 dicembre con l'accusa di voto di scambio politico-mafioso nelle elezioni del 26 maggio.

Vana la richiesta di scarcerazione

Il suo avvocato Giorgio Piazzese aveva chiesto la scarcerazione per Rosso. Una richiesta che non è stata accolta dal Riesame e che il legale così commenta:

"Rispetto ma non condivido la decisione del Tribunale del Riesame di conferma della custodia in carcere. Non sussiste alcuna esigenza cautelare perché non vi è agli atti alcun elemento che dimostri un collegamento né in allora né tantomeno oggi con la criminalità organizzata. In trent'anni di attività politica Roberto Rosso non ha mai avuto nulla a che fare con la criminalità organizzata. La tesi della procura è che Rosso sia ricattabile in quanto non avrebbe confessato. Rosso ha reso interrogatorio in cui ha ricostruito tutti i passaggi della vicenda e ha collaborato con i Pubblici Ministeri. Non può certo confessare un reato che ha la consapevolezza di non aver commesso. Rosso era totalmente ignaro del fatto che gli altri indagati potessero essere collegabili alla criminalità e se lo avesse anche soltanto immaginato, avrebbe certamente evitato qualsiasi rapporto con loro. Aspetto di leggere le motivazioni che il collegio si è riservato di depositare per valutare l'eventualità di un ricorso in cassazione".

I fatti

L'assessore ai Diritti civili della Regione Piemonte era stato arrestato il 20 dicembre 2019 dalla Guardia di finanza di Torino nell'ambito di un'inchiesta sulla 'ndrangheta. Le accuse nei confronti di Rosso riguarderebbero le ultime elezioni regionali. Gli è stato contestato anche il reato di scambio elettorale politico-mafioso.

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