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Negozi chiusi per Coronavirus: sconto sulla Tari

Messe in campo misure straordinarie per il commercio locale.

Negozi chiusi per Coronavirus: sconto sulla Tari
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Il Comune di Caluso ha stabilito di effettuare degli sconti sulla Tari e sull'occupazione del suolo per le attività che sono state chiuse o comunque danneggiate durante questo periodo di emergenza sanitaria.

Sconto sulla Tari

«Il commercio locale va sostenuto e abbiamo messo in campo misure straordinarie in tal senso, ad esempio l’agevolazione nel pagamento della TARI». Con queste parole il sindaco Maria Rosa Cena conferma la posizione dell’Amministrazione Comunale in un’ottica di sostegno delle realtà commerciali calusiesi che, al pari di moltissime altre in Italia, sono in fase di sofferenza e difficoltà a causa dell’inattività subita a causa delle restrizioni imposte sia a livello governativo che regionale, quale elemento di contenimento alla diffusione del COVID 19.

Le agevolazioni

Si parla di agevolazioni fiscali, quali verranno messe in atto nello specifico? «Considerando questo momento di grave difficoltà dovuto all'emergenza sanitaria – dichiara il sindaco Cena – il Comune di Caluso ha definito le azioni e le agevolazioni fiscali a supporto degli esercizi commerciali e delle realtà imprenditoriali del territorio. L’aiuto sarà commisurato al periodo di chiusura che le attività hanno dovuto osservare a causa della pandemia. Nello specifico, questo aiuto si declinerà in tre modalità: lo Sportello RIAPRI in collaborazione con ASCOM e promosso da Ascom Confcommercio con il contributo del Comune di Caluso, è finalizzato ad una efficace ripartenza dell’economia reale, fornendo la consulenza e l’assistenza necessaria per agevolare il riavvio delle attività delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi nella Fase 2; le Agevolazioni tributarie, in base alle quali non sarà dovuta la tassa rifiuti (TARI) in misura di 3/12 della quota annuale, corrispondenti ai 3 mesi di chiusura o di riduzione significativa dell’attività imposta dalle disposizioni di legge a causa dell’emergenza». E non è tutto. «I dehors esistenti non dovranno corrispondere il canone di occupazione suolo pubblico (COSAP) per una quota pari a 3/12 di quella annuale - aggiunge il sindaco - i titolari dei banchi non alimentari normalmente presenti al mercato del lunedì potranno avere una riduzione del canone occupazione suolo pubblico (COSAP) proporzionale alle mancate partecipazioni, è previsto un incremento temporaneo della superficie vendita su suolo pubblico, le attività di somministrazione di cibi e bevande (bar e ristoranti) e i negozi che ne faranno richiesta, potranno predisporre, previa autorizzazione comunale, degli spazi all’esterno del locale in modo da assicurare il rispetto della distanza di sicurezza tra i clienti, limitatamente al periodo di durata dell’emergenza. Tengo a sottolineare che per la concessione di tali aree non sarà dovuto il canone occupazione suolo pubblico (COSAP)». «I nostri negozi e le nostre attività commerciali sono il cuore pulsante del paese – conclude Maria Rosa Cena – e come tali vanno preservate soprattutto in momenti di difficoltà come quello che stiamo attraversando».

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