Nei guai un bar piemontese: sequestrate tre videoslot e un apparecchio cambia monete

Al titolare anche una multa da 60 mila euro

Nei guai un bar piemontese: sequestrate tre videoslot e un apparecchio cambia monete
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Al titolare anche una multa da 60 mila euro

La Guardia di Finanza di Torino, ha concluso  un’attività di contrasto ai fenomeni di illegalità e abusivismo nel settore dei giochi e delle scommesse, nei confronti di un Bar Caffè piemontese nel quale sono stati rinvenuti apparecchi da divertimento privi delle previste autorizzazioni e non conformi a quanto previsto dalla normativa in materia di pubblica sicurezza.
La particolarità è stata l’opera ingegnosa degna di un romanzo di Ian Fleming, ideata dal titolare dell’esercizio controllato, situato in un comune della prima cintura torinese.
L’uomo, infatti, aveva creato un apposito locale dove aveva installato gli apparecchi illegali, delimitato da un muro divisorio ben mimetizzato, al cui interno potevano accedere, esclusivamente, clienti “fidelizzati” mediante una porta dotata di un sistema di apertura a distanza, controllato dallo stesso titolare. L'accesso era, inoltre, occultato ad arte mediante il posizionamento di un flipper.
Le Fiamme Gialle nel corso dell’intervento hanno sequestrato tre videoslot ed un apparecchio cambia monete e comminato sanzioni amministrative per 60.000 euro, in quanto le vincite venivano erogate in denaro.
Inoltre, i successivi accertamenti svolti, che hanno accertato il mancato collegamento alla rete telematica statale degli apparecchi sequestrati, hanno permesso di constatare un’evasione dell'imposta unica sulle scommesse per oltre 3 milioni di euro.
L’attività della Guardia di Finanza di Torino, che dall’inizio dell’anno ha consentito di sequestrare ai fini della confisca oltre 30 “apparecchi da divertimento e intrattenimento” nel Comune di Torino e della cintura, rientra nell’efficace azione quotidiana a presidio della sicurezza dei consumatori, tutelandoli a fronte di proposte di gioco illegali, prive di alcuna garanzia, in difesa delle fasce più deboli e dei minori.

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