Locale devastato barista viene condannato

Locale devastato barista viene condannato
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Locale devastato da parte del barista che lo aveva in gestione

Locale devastato: il fatto

Un locale devastato da parte dell'uomo che lo aveva preso in gestione con la sua compagna. Dopo alcuni mesi dall'inizio dell'attività la coppia smette di pagare l’affitto e, al momento dello sfratto, danneggia e saccheggia l’immobile. Vito Cerone, con la compagna Melinda Arsale, aveva preso in gestione un bar a Chivasso nel gennaio 2012. Ma le cose non sembravano andare bene ed i pagamenti dell’affitto si accumulavano. Pochi mesi dopo si era conclusa anche la relazione sentimentale con la socia, che aveva sporto una denuncia per maltrattamenti nei suoi confronti.

I retroscena

La donna aveva raccontato la sua versione dei fatti: quando era stata presa la gestione del bar lei era stata inserita come socia per poter acquisire il permesso per la somministrazione di alimenti e bevande dalla precedente gestione, ma nel locale aveva lavorato pochissime volte. Nel settembre 2012, dopo la denuncia nei confronti del convivente, i rapporti con Cerone si erano interrotti, così come la sua esperienza lavorativa al bar.

Le conseguenze

Quindi era poi era arrivata l’ingiunzione di sfratto, il proprietario era dovuto intervenire con un fabbro per poter entrare. Una volta dentro, aveva visto il locale devastato e saccheggiato di quanto vi era all’interno. All’epoca infatti  vetri erano stati oscurati, così che nessuno aveva visto Cerone entrare o macchiarsi del reato. Il giudice quindi non si è fatto convincere, condannando l’uomo a un anno di reclusione, al pagamento di 1200 euro di multa più le spese processuali e ad un risarcimento di 30mila euro nei confronti del proprietario. Arsale invece, è stata assolta da tutte le accuse.

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