CRESCENTINO

Nove famiglie sono rimaste senz’acqua

L’azienda che eroga il servizio ha staccato il contatore degli alloggi presenti in via Tino Dappiano. Il problema delle bollette insolute

Nove famiglie sono rimaste senz’acqua
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Sono le 9 di martedì 12 marzo quando alcune famiglia di Crescentino, più precisamente di via Tino Dappiano si rendono conto che non c’è più acqua. Dai rubinetti non ne scende nemmeno una goccia. Cos’è successo? Perché solo al loro civico sta accadendo questo?

Nove famiglie sono rimaste senz’acqua

Così decidono, alcuni residenti, di rivolgersi agli uffici comunali. Qui, a Palazzo Caretto, incontrano subito il vicesindaco Luca Lifredi che li ascolta. Poi, con loro, va nelle abitazioni. Ma proprio lui, nel verificare la situazione, controlla il contatore. O meglio avrebbe voluto controllarlo ma non c’era più. Era stato rimosso. Così i residenti hanno contattato la Sii, ente che gestisce il servizio. E la conferma arriva proprio dall’operatore: «Il contatore è stato rimosso perché ci sono bollette insolute».
Queste famiglie ora sono senz’acqua dunque non possono utilizzare i servizi igienici, non possono mangiare e nemmeno lavare le stoviglie. E nemmeno utilizzare il riscaldamento. Insomma una situazione veramente complessa. Ma perché le fatture sono insolute? La situazione è complessa. Pare che tutti gli alloggi siano allacciati all’unico contatore che è intestato ad una persona che non abita in quegli alloggi. Ora, i residenti dovrebbero pagare 10mila euro per vedersi ripristinare il servizio. Il tutto naturalmente è in mano ad un legale. Ma la situazione è molto difficile.

Molte le famiglie morose

Intanto pare che non sia l’unico episodio. Nei giorni scorsi anche in una frazione di Crescentino, un’altra famiglia è rimasta senza acqua. Stessa modalità. anche qui l’azienda erogatrice ha staccato il contatore.
Ma i morosi a Crescentino sono molti, stando ad alcune indiscrezioni sarebbero più di 110 coloro che non hanno pagato le bollette dell’acqua. Dunque, questa vicenda potrebbe riproporsi molto presto ad altre famiglie. D’altronde non è una novità che Sii abbia milioni di euro arretrati da incassare.

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