Nubifragi, la Regione chiede la calamità

Il Presidente della Regione Piemonte in visita.

Nubifragi, la Regione chiede la calamità
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Nubifragi, la Regione chiede la calamità per i Comuni piemontesi dove sono stati registrati numerosi danni. Il Presidente della Regione Piemonte in visita.

Nubifragi, la Regione chiede la calamità

Buone notizie per i paesi piemontesi colpiti dalla grandinata del 6 luglio. La Regione Piermonte ha chiesto lo stato di calamità naturale per i Comuni interessati.

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Cirio in visita

Il Presidente Alberto Cirio sarà a Vercelli lunedì 26 agosto 2019. Venerdì 23 agosto a Barge nel Cuneese, lunedì 26 agosto Vercelli e Alessandria, lunedì 2 settembre Chieri e Asti e giovedì 5 il Verbano Cusio Ossola. Sono le prime tappe annunciate dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio per visitare le aree colpite dal maltempo nel periodo estivo. «Da Barge, che è uno degli ultimi comuni colpiti dalle conseguenze del maltempo di questa estate – spiega il presidente Cirio -, inizia la prima di una serie di tappe su tutto il territorio regionale per incontrare i sindaci dei comuni che, da giugno a oggi, hanno subito danni a causa delle forti piogge, grandinate e raffiche di vento».

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Richiesta di stato di emergenza per l’intero Piemonte

In concomitanza con il sopralluogo odierno nel Cuneese, a cui hanno partecipato sindaci, consiglieri, vigili del fuoco e protezione civile, il presidente Cirio ha firmato la richiesta di stato di emergenza per l’intero Piemonte. Come ha spiegato il Presidente, la richiesta parte immediatamente per Roma e «riguarda in particolare i danni agli edifici e le infrastrutture, mentre in queste settimane abbiamo avviato le procedure per chiedere lo stato di calamità relativo ai danni all’agricoltura. Ho già programmato di recarmi nei prossimi giorni su tutti i territori colpiti per confrontarmi sulla situazione attuale e gli interventi futuri. Stiamo agendo in fretta e ci aspettiamo che altrettanto faccia lo Stato, stanziando le risorse necessarie a mettere in sicurezza il Piemonte». Al dossier sui danni in tutta la regione stanno lavorando l’assessore alla Protezione civile e infrastrutture Marco Gabusi e l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa.

Il riconoscimento dello stato di emergenza

Il riconoscimento dello stato di emergenza per i danni a edifici e infrastrutture riguarda numerosi territori. Il 10 e 11 giugno le piogge che si sono riversate nel bacino del rio Rich hanno provocato una colata detritica di circa 300.000 metri cubi di materiale nel capoluogo del comune di Formazza (VB) comportando l’evacuazione di 40 unità abitative. Meno di un mese dopo, il 6 luglio, un forte temporale con epicentro Stroppiana (VC) si è abbattuto sul territorio vercellese causando danni alle colture e danneggiando le coperture di edifici pubblici e privati. Nel medesimo giorno un forte temporale si è abbattuto sul comune di Bardonecchia scatenando un significativo fenomeno di crollo che ha lambito il rifugio Scarfiotti, evacuato per precauzione.

Il 26 luglio violenti nubifragi si sono abbattuti sui comuni di Mappano (TO) e Trofarello (TO), con diversi danni alle coperture di edifici pubblici e privati, piante abbattute e linee elettriche interrotte.

Pochi giorni dopo, l’11 agosto, un intenso temporale denominato downburst, per le raffiche di vento di oltre i 100km/h e i chicchi di grandine dell’ordine di qualche centimetro, si è riversato sulla città di Chieri (TO), interessando anche le zone limitrofe del torinese e dell’alto astigiano. I maggiori danni si registrano proprio a Chieri con il crollo di un’antica ciminiera del Museo del Tessile, sradicamento di alberi e sovralluvionamento di rii, scoperchiamento di parti di coperture pubbliche e private. Il Comune ha disposto l’evacuazione di 9 unità abitative. Diffusi sono i danni all’agricoltura e alle cascine dei dintorni. Il giorno successivo, il 12 agosto, forti temporali si sono abbattuti sul territorio della provincia del Verbano-Cusio-Ossola interessando principalmente i comuni di Baveno, Stresa e Verbania sul lago Maggiore e provocando frane sulle viabilità statali, provinciali, comunali e l’erosione con locali esondazioni di alcuni rii in Ossola. Numerosi i fenomeni di colate più o meno voluminose, tra quella nei comuni di Varzo (VB) e di Formazza (VB) di 15.000mc che ha comportato l’evacuazione di alberghi e edifici privati. Nello stesso giorno nubifragi vari, brevi ma intensi, hanno interessato i Comuni nei dintorni della città di Asti (AT) e qualche comune nel Roero nel cuneese causando danni ai privati, alle coltivazioni e ai campi.Il 20 agosto un forte temporale si è abbattuto sul comune di Gozzano (NO) nel novarese con danni analoghi a quelli riscontrati in comune di Mappano e il 21 agosto un forte nubifragio si è abbattuto su Casale Monferrato (AL) e comuni limitrofi. Le forti raffiche di vento hanno provocato il sollevamento di parte della copertura dell’ospedale Santo Spirito.

Infine, ieri, 22 agosto, un acquazzone persistente concentrato sul bacino idrografico dei comuni di Cardè, Barge e Bagnolo Piemonte (CN) ha determinato l’innalzamento di circa 4 m del livello idrico del torrente Ghiandone e mandato in crisi il reticolo idrografico minore nelle vicinanze, con conseguenti allagamenti di viabilità, abitazioni private e attività produttive.

Per quanto riguarda invece la richiesta di calamità per i danni alle attività agricole, questi, al momento, i comuni – che da quanto risulta agli uffici regionali – hanno inviato le segnalazioni:

  • in provincia di Alessandria, Rosignano Monferrato, Murisengo, Ozzano Monferrato, Camagna Monferrato, Cella Monte, Frassinello Monferrato, Ottiglio, San Guirgio Monferrato Olivola, Sala Monferrato, Terruggia, Treville, Vignale Monferrato, Cerrina Monferrato, Mombello Monferrato, Odalengo Grande, Cereseto, Ponzano Monferrato, Gabiano, Villamiroglio.
  • In provincia di Asti: Antignano, Celle Enomondo, Revigliasco, San Damiano d’Asti, Tigliole, Castelnuovo Don Bosco, Baldichieri d’Asti.
  • In provincia di Vercelli: Caresana, Stroppiana, Asigliano Vercellese, Salasco, Lignana e Vercelli.
  • In provincia di Cuneo: Montà, Barge e Bagnolo.
  • Nella Città Metropolitana di Torino: Andezeno.

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