sanità

Ogni settimana in ospedale un letto occupato da donne vittime di soprusi

Presentata la rassegna «Le Radici del Coraggio» organizzata dall’Asl To4. Pronto anche un «vademecum»

Ogni settimana in ospedale un letto occupato da donne vittime di soprusi
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E’ di un «letto rosa», occupato ogni settimana da donne vittime di violenza, il dato emerso dall’ultimo report dell’Asl To4 in base ai soli passaggi registrati in Pronto soccorso da gennaio a settembre di quest’anno: 138 in tutto, di cui 38 seguiti da un ricovero.

Ogni settimana un letto occupato da donne vittime di soprusi

E, a fronte di questa realtà, assume ancor più significato la rassegna «Le Radici del Coraggio» promossa dalla rete dell’azienda sanitaria locale contro la violenza di genere. Un ricco programma di iniziative, quelle in calendario da giovedì 16 a lunedì 27 novembre, e curate dai referenti il dottor Fabrizio Bogliatto, direttore del Dipartimento materno-infantile, e la dottoressa Alda Piera Pastore, responsabile dell’area Ciclo di vita della psicologia, salute adulti, in collaborazione con il corso di laurea in Infermieristica di Ivrea, coordinata da Diego Targhetta Tur . L’iniziativa anche quest’anno ha trovato riscontro nel patrocinio di Ordini professionali come quello degli Avvocati di Ivrea, degli Psicologi del Piemonte, degli Assistenti Sociali, dei Farmacisti e di Federfarma che ha sostenuto la diffusione in tutte le 180 farmacie del territorio delle locandine della rassegna dei numeri telefonici della rete sanitaria, indispensabili alle donne per chiedere aiuto e sostegno verso l’affrancamento dalla violenza. L’Asl To4, inoltre, nella direzione di una sempre più ampia integrazione delle Rete aziendale contro la violenza di genere, ha invitato i Comuni del territorio, i consorzi socio-assistenziali e le associazioni locali interessate dalla tematica all’adesione alla rassegna. L’evento di apertura, giovedì 16, avrà come focus la formazione dei professionisti sociosanitari che assistono le donne. Al Polo formativo universitario Officina H di Ivrea in via Monte Navale si svolgerà infatti il convegno «Il primo passo, cammino di affrancamento dalla violenza: percorso della donna e dei suoi figli nella rete dei servizi socio-sanitari e del terzo settore». Sarà l’occasione per condividere il Percorso diagnostico terapeutico e assistenziale (Pdta) dell’Asl To4 maturato nell’anno di lavoro di formazione sul campo e iniziato con la prima edizione dell’evento. L’apertura alla comunità è un tassello determinante al fine di sviluppare cultura e sensibilità per combattere l’indifferenza su questi temi. Sempre il 20 novembre all’Officina H di Ivrea, dalle 17.30, si terrà il dialogo aperto «Parole d’altro genere, mappe sulla pari dignità» con Monica Morini e Annamaria Gozzi, attrici del «TeatrO dell’Orsa» di Reggio Emilia. Arricchente sul piano del diritto nazionale e internazionale sarà la tavola rotonda «Diritti e tutela delle donne vittime di violenza: una visione nazionale e internazionale» (aperta a tutti) in programma mercoledì 22 novembre, alle 21, sempre al Polo formativo e universitario Officina H di Ivrea. Interverranno la procuratrice capo di Ivrea, Gabriella Viglione, e la dirigente della divisione Anticrimine della Questura di Torino e commissario capo della Polizia  di Ivrea, Claudia Tempo. Sul tema del diritto penale e internazionale interverrà l’avvocata Anna Myriam Roccatello, direttore del programma del Centro internazionale per la giustizia di transizione.

Il «vademecum»

Martedì 7 novembre, sempre a Ivrea, la Città Metropolitana ha presentato il Vademecum per riconoscere, prevenire e contrastare la violenza di genere e le molestie sessuali nei luoghi di lavoro. Un rilevante documento, elaborato con le forze organizzazioni sindacali Cgil,Cisl e Uil, con Api e Unione Industriali di Torino, nonché sottoscritto dal Comune di Ivrea.  Le molestie sul luogo di lavoro sono un fenomeno in crescendo in ogni strato sociale, economico e culturale e si esercita in molte forme: abuso fisico, psicologico, economico, sessuale. Un fenomeno assai difficile da contrastare che si annida negli interstizi della società in ambito lavorativo. Un tema che si complica perché afferisce anche ad una questione di potere, oltre a quelle sulla differenza di genere, le relazioni economicamente asimmetriche tra datore di lavoro, superiori e lavoratori. Le violenze sul luogo di lavoro sono un problema spesso nascosto, ma con conseguenze che portano, ad esempio, ad erodere le condizioni di lavoro dignitose, a deteriorare il benessere organizzativo e a rafforzare i rapporti di potere basati sul genere. Recenti campagne di denuncia a livello internazionale hanno contribuito a rompere il silenzio e a mettere ancor più in evidenza la necessità di un’ampia sensibilizzazione per identificare e contrastare la violenza di genere nel mondo del lavoro, che costituisce una vera e propria violazione dei diritti della persona, un fattore di grave malessere e discriminazione che deve essere affrontato in modo tempestivo e adeguato a tutti i livelli.

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