Oltre 400 identificati e due arresti per truffe agli anziani

In manette, una coppia di ladri già noti alle Forze dell'Ordine per reati della stessa natura.

Oltre 400 identificati e due arresti per truffe agli anziani
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Oltre 400 identificati e due arresti per truffe agli anziani.

Oltre 400 identificati

Si chiama Progetto Medusa, il programma ideato dal Questore Francesco Messina per contrastare le truffe agli anziani. Nell'ultimo mese, circa 80 pattuglie sono state impegnate in 48 servizi, di cui 25 nella periferia nord e 23 nella periferia sud di Torino. Una vasta operazione che ha portato all'identificazione di 400 persone, 4 arresti e altrettante denunce.

L'arresto in flagranza di reato

Proprio nell’ambito del progetto, di lunedì scorso, la Squadra Mobile ha arrestato in flagranza di reato due persone. Si tratta di Giuseppe Grisetti, classe 1960, e Anna Cena, del 1971, entrambi residenti a Nichelino. I due sono stati visti accedere in uno stabile della zona di Via Ventimiglia e uscire diversi minuti dopo. La donna infatti era entrata in casa di un anziano signore spacciandosi per impiegata del Comune che doveva fare delle misurazioni. Un travestimento che permetteva di distrarre la vittima, mentre il complice si introduceva nell'appartamento per rubare oro e contanti. Una truffa che, però, lunedì ha avuto un epilogo non previsto: la perquisizione in strada e l'arresto.

Già noti alle Forze dell'Ordine

La coppia era nota alle Forze dell'Ordine. Luomo infatti è pluripregiudicato, la donna invece sottoposta agli arresti domiciliari sempre per reati della stessa natura. Il Grisetti è stato già coinvolto in precedenti indagini per reati della stessa indole, in particolare,  nell'ottobre 2015 veniva tratto in arresto perché, qualificandosi come vigile urbano, aveva compiuto danni a persone anziane. Tre anni fa, inoltre, era stato destinatario di una misura di prevenzione patrimoniale insieme a suo figlio. In questo caso erano stati sequestrati conti correnti e contanti, oltre a gioielli, orologi e autovetture. A suo carico, successivamente, vi furono anche reati di truffa, riciclaggio, ricettazione e intestazione fittizia di beni.