Operazione «Ferromat», 33 arresti
Gli inquirenti hanno effettuato oltre 50 perquisizioni.

Passa da Rondissone l’operazione della Guardia di Finanza «Ferromat», che nel pomeriggio di martedì 8 marzo, ha portato all’arresto di 33 persone, indiziate di appartenere, nell’ipotesi accusatoria, a tre distinte associazioni per delinquere finalizzate al traffico illecito di rifiuti metallici e all’emissione ed utilizzo di documenti attestanti operazioni inesistenti.
Operazione «Ferromat», 33 arresti
Nel corso del blitz, legato a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torino, gli inquirenti hanno effettuato oltre 50 perquisizioni (anche a Rondissone) nei confronti di persone fisiche e aziende, nonché il sequestro preventivo di 8 società operanti nel settore del commercio di rottami metallici e di beni per oltre 270 milioni di euro, tra cui disponibilità finanziarie, immobili, veicoli e quote societarie.
Nell’ipotesi dell’accusa, gli indagati avrebbero predisposto documentazione fiscale e amministrativa falsa al solo scopo di «regolarizzare» ingenti quantitativi di rifiuti destinati a società di capitali «utilizzatrici», con sede in Piemonte e Lombardia. In particolare, sarebbe stata occultata la reale provenienza dei rifiuti (e, pertanto, la corretta tracciabilità della filiera di produzione, di recupero e smaltimento degli stessi), per il tramite di società «filtro» e/o ditte individuali «cartiere» (situate anche in Germania) e con il supporto di una fitta rete di soggetti «prestanome».