dopo la chiusura

Ortensia Marengo, le insegnanti: "Ridateci la nostra scuola"

Le docenti hanno scritto al sindaco Diego Marchetti, ai Consiglieri di maggioranza e minoranza nonché alla dirigente scolastica. 

Ortensia Marengo, le insegnanti: "Ridateci la nostra scuola"
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Ortensia Marengo, le insegnanti del plesso scolastico di Cigliano chiuso in estate per problemi di sicurezza ora scrivono una lettera e chiedono: "Ridateci la nostra scuola".

Ortensia Marengo, le insegnanti scrivono una lettera

Dopo le manifestazioni in piazza dei cittadini di Cigliano, le richieste dei vari consiglieri di opposizioni, ora sono le insegnanti della scuola dell'infanzia Ortensia Marengo ad intervenire. E lo fanno scrivendo una lettera indirizzata al sindaco Diego Marchetti, ai Consiglieri di maggioranza e minoranza nonché alla dirigente scolastica.

Una lettera scritta e firmata da Federica Bistesi, Marisa Causone, Maura Debernardi, Maria Grazia Rigazio, Paola Rossi e Maria Tomaipitica.

"Ridateci la nostra scuola"

Ecco il testo della lettera delle insegnanti:

Le sottoscritte insegnanti della Scuola dell’Infanzia “Ortensia Marengo”, si rivolgono a voi a cuore aperto per chiedere come avete potuto dimenticare questo importante “Ordine di Scuola e “cancellarlo” per un gran numero di bambini, i quali non hanno potuto essere accolti all’inizio di questo anno scolastico 2020/21, come avete potuto “eliminarlo” dal nostro paese? Da luglio ad oggi cosa è stato fatto per poter ritornare a scuola?
Un grande silenzio è calato al riguardo, non c’è stata più alcuna risposta.
Questo scritto è per ricordarvi che noi invece, non ci siamo dimenticate della “nostra Scuola”, dei nostri bambini sparsi “ovunque”. Quella “Scuola”, della quale Voi non riconoscete la minima importanza formativa, ma che è fondamentale per la vita di ciascuno, la portiamo costantemente nei nostri pensieri, nella nostra anima, nel nostro cuore, tatuata come il nome di ciascun bambino, come l’amore, come un figlio, come un avvenimento importante della nostra vita che non possiamo dimenticare perché siamo nate per questo lavoro.
Voi avete realmente idea di quale danno state arrecando al paese? Ai bambini, ai genitori e a noi insegnanti? La “Scuola dell’Infanzia” è un luogo di crescita, di coccole, di esperienze, voi non avete coscienza e conoscenza di tutto ciò, non potete saperlo, non sapete quali apprendimenti possano scaturire all’interno della nostra scuola, anche perché ogni qualvolta vi siete avvicinati, nello scorso anno scolastico all’edificio, non avete mai varcato la soglia dello stesso, non vi è mai venuto in mente che forse un saluto, un gesto cordiale rivolto ai bimbini ed alle maestre sarebbe stato un gesto importante. Avreste potuto partecipare attivamente alla nostra vita scolastica, avreste potuto comunicare con noi e renderci partecipi , ma tutto questo non è mai avvenuto.
Vi siete dimenticati della vostra infanzia, di ciò che facevate dai tre ai sei anni, delle esperienze vissute con la vostra maestra ed i vostri compagni, avete dimenticato quella “maestra” che considerava il suo lavoro una passione, così proprio come noi oggi.
Si perché la Scuola è “come la nostra famiglia” e noi sappiamo che ha la necessità di essere seguita con attenzioni affinché diventi di “qualità” e la nostra scuola, di qualità lo è stata per anni, con l’attivazione di Progetti all’avanguardia che hanno visto la partecipazione delle Associazioni del nostro paese: Gruppo Alpini; Pro Loco; Filarmonica Ciglianese; Parrocchia, Associazione Commerciando; Laboratorio della Fabula.
Una grande rete collaborativa con un unico grande impegno a favore dei nostri piccoli, dell’istruzione, dell’educazione e della socialità, fatta di: “ ti ascolto, ti vedo, ti accolgo, ti guido”.
Ora non abbiamo più i nostri bambini; molti sono stati iscritti in altri Istituti e noi insegnanti con solo alcuni di loro, siamo stati ospitati grazie ai vari Sindaci nei paesi limitrofi, ma che sarà del futuro degli alunni e alunne della Scuola di Cigliano? Noi, state certi, non perderemo il nostro lavoro forse, per la scarsità di iscrizioni, ma lo perderanno le insegnanti che lavorano proprio in quelle Scuole che oggi ci ospitano e conseguentemente i piccoli le loro figure di riferimento, questo perché più giovani di carriera rispetto a noi.
Ma che sarà della bellissima ed invidiata Scuola dell’Infanzia di Cigliano? Dove iscriveranno i loro
figli i genitori a gennaio?
Vi poniamo una domanda che vi è già stata rivolta: quanto si dovrà ancora attendere prima che i
“piccoli cittadini ciglianesi” rivivano la loro scuola, costruita secondo le ambientazioni più idonee alla loro crescita? “Accogliente, bella, colorata, armoniosa, spaziosa, luminosa”… a tutta voce vi chiediamo: ridateci la nostra “Ortensia Marengo”!!!!

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