Orti urbani ancora devastati in via Mezzano

I cancelli sono stati divelti e le reti tagliate.

Orti urbani ancora devastati in  via Mezzano
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Orti urbani ancora devastati in via Mezzano

Orti urbani

Non c’è pace per gli orti urbani di via Mezzano a Chivasso. Dall’inizio dell’anno ad oggi sono stati tre gli episodi di razzia messi a segno.
Un dato molto preoccupante e sono le stesse persone che coltivano gli orti comunali a recarsi in redazione il giorno dopo il secondo raid. Era giovedì mattina 9 gennaio quando coloro che dedicano ore di lavoro a quella terra per coltivare qualche ortaggio si recano nel loro giardino e trovano un vero e proprio disastro.

I danni

«I cancelli sono stati divelti, le reti tagliate per poter accedere ai singoli lotti - dicono i coltivatori -. Hanno messo tutto a soqquadro e da inizio anno è già la seconda volta. Non possiamo continuare a subire in questo modo gli atti di persone che agiscono senza alcun ritegno. Praticamente questa volta hanno colpito le baracche che l’altra volta erano rimaste indenni dal raid. Adesso, interverremo per ripristinare, ma capite che non è normale. Siamo stati tranquilli per un po’ di tempo, ma stanno ricominciando a colpire. Capite anche voi che non ha senso continuare così. Non possiamo tenere attrezzi perchè ce li portano via, sfasciano porte e lucchetti quindi abbiamo anche un danno economico senza parlare del fatto che abbiamo il morale sotto i piedi».  Purtroppo quello che è accaduto nella notte tra mercoledì e giovedì si è di nuovo ripetuto nella tarda serata di venerdì 10 gennaio. I pensionati e i chivassesi che coltivano questi terreni saranno ricevuti dal sindaco Claudio Castello visto che si tratta di un centinaio di lotti di proprietà comunale.

Lo "sfogo"

«Dopo quello che accaduto venerdì ci siano recati dai Carabinieri - dicono i coltivatori - vogliamo che venga posta ancora più attenzione a questa situazione che è in costante peggioramento. Qui infatti è anche possibile trovare, nelle ore serali e notturne, delle persone che bivaccano e si divertono lasciando rifiuti in giro e contribuendo a creare una situazione degradante. E’ ora di finirla, non è possibile tollerare una situazione del genere. Siamo convinti che se a compiere questi gesti fossero delle persone bisognose sarebbero venute a chiederci frutta e verdura, ma invece agire in questo modo è davvero qualcosa che ci riempie di amarezza senza un reale motivo di fondo».

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