Parrucchieri furbetti a domicilio: è illegale
A sollevare il caso il sindaco di Crescentino Vittorio Ferrero dopo aver ricevuto alcune segnalazioni.

Parrucchieri furbetti a domicilio: è illegale. A sollevare il caso il sindaco di Crescentino Vittorio Ferrero dopo aver ricevuto alcune segnalazioni.
Parrucchieri furbetti a domicilio
Da ormai settimane i saloni di acconciatura, estetiste e centri benessere sono chiusi al pubblico. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, infatti, ha disposto la cessazione della loro attività prima fino al 3 aprile, ora fino al 13, cioè dopo le festività pasquali. Dunque c’è chi si dà al fai da te con tinte e tagli di capelli. C’è però chi ha cercato di aggirare la legge, cioè professionisti che si recano nelle case dei propri clienti per soddisfare le loro esigenze. Una situazione che si è verificata a Crescentino come ha informato il primo cittadino Vittorio Ferrero, mettendo in guardia sia il professionista che il cliente.
Le parole del sindaco
«Qualcuno mi ha raccontato di parrucchieri che vanno a domicilio. - ha spiegato Ferrero . Vedete, anch’io ho una parrucca che mi sta crescendo in testa. Dobbiamo però sforzarci, impegnarci a resistere. Non possiamo avere situazioni promiscue anche perché qualora ci fossero segnalazioni verrebbero punite, e chi lo fa rischia la sospensione della licenza.
Quindi bisogna attenersi ai decreti contenitivi. Mi rendo conto che ci sono capelloni, ricrescite e quant’altro. Ma anche l’altra sera, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva il ciuffo ribelle. Dobbiamo sforzarci. Si esce solo per motivi urgenti. Anche perché le sanzioni vengono comminate».
E infatti sempre il primo cittadino Ferrero in un video messaggio alla sua popolazione ha parlato appunto delle troppe persone ancora in giro per la città: «Le forze dell’ordine fanno circa 150 controlli al giorno. Domenica, che c’era il bel tempo, mi sono state segnalate persone a passeggio in città e in campagna. Bisogna smetterla».
E intanto in città molti sono coloro che escono senza le protezione, c’è ancora chi non indossa le mascherine.
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