PIEMONTE

Patenti facili, tre arrestati per associazione per delinquere

Avevano costituito una organizzazione criminale con lo scopo di “aiutare”, a fronte del versamento di ingenti somme di denaro (3500 euro a testa), numerosi candidati all’esame teorico per il conseguimento della patente di guida che, per scarsa conoscenza della lingua italiana o delle norme del Codice della Strada, non sarebbero mai riusciti a superare in modo lecito la prova

Patenti facili, tre arrestati per associazione per delinquere
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Avevano costituito una organizzazione criminale con lo scopo di “aiutare”, a fronte del versamento di ingenti somme di denaro (3500 euro a testa), numerosi candidati all’esame teorico per il conseguimento della patente di guida che, per scarsa conoscenza della lingua italiana o delle norme del Codice della Strada, non sarebbero mai riusciti a superare in modo lecito la prova.

Patenti facili

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, nasce nel dicembre del 2022 a seguito del monitoraggio di un cittadino egiziano sospettato di essere a capo di un’organizzazione dedita all’illecito conseguimento di patenti di guida.

Le indagini hanno confermato l’esistenza di tale associazione di cui sono risultati far parte, oltre al citato cittadino egiziano, in veste di organizzatore delle attività delittuose, il proprio fratello minore, delegato a svolgere le attività del congiunto in assenza dello stesso, un italiano attivo nel reperire candidati bisognosi dei servizi dell’organizzazione, nonché un pakistano residente in Provincia di Brescia incaricato di fornire ai medesimi candidati sia le risposte ai quiz d’esame, sia tutto l’equipaggiamento per veicolare i quesiti al suggeritore.

A costoro l’organizzazione forniva apparecchiature elettroniche quali microcamere, auricolari, router wi-fi, trasmettitori GSM, o più banalmente telefoni cellulari, grazie alle quali connettersi con i suggeritori e ricevere dagli stessi le risposte ai quesiti dei quiz.

Tale strumentazione era abilmente occultata su indumenti ceduti poco prima dell’esame ai candidati che venivano pertanto sottoposti ad una sorta di vestizione. Camicie, felpe e giacche, alcune delle quali riportanti loghi e colori di squadre di baseball americano (da cui il nome dell’operazione), venivano appositamente modificate dotandole di minuscoli fori attraverso cui l’obiettivo della microcamera riprendeva e trasmetteva ai suggeritori le immagini dei monitor dei PC su cui viene svolta la prova, riproducenti i vari quesiti.

L’attività investigativa, che oltre agli strumenti di indagine tradizionali, si è avvalsa anche di intercettazioni telefoniche, ha permesso di ricostruire 22 episodi in cui il gruppo ha fornito “assistenza” a circa 40 candidati impegnati in esami presso la Motorizzazione civile di Torino e di altre province del Piemonte, questi ultimi indagati in stato di libertà per il delitto di cui all’art. 2 comma I e II legge n. 475 del 1925.

Tre arrestati per associazione per delinquere

Nella giornata di martedì 8 ottobre 2024, gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria della Polizia Stradale di Torino, coadiuvati dal personale della Polizia Stradale di Torino, Verbania e Vercelli, hanno dato esecuzione in Torino e Brescia all’Ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torino, nei confronti dei 4 soggetti, ritenuti gli organizzatori del sistema fraudolento.

Uno dei destinatari del provvedimento cautelare si è reso irreperibile e dello stesso sono tuttora in corso le ricerche.

Contestualmente sono state eseguite alcune perquisizioni locali che hanno consentito il ritrovamento ed il sequestro di materiale probatorio utile alle indagini.

Si sottolinea che l’illecito conseguimento delle patenti di guida è un fenomeno in preoccupante e continua espansione, circostanza che desta forte preoccupazione per la conseguente presenza sulle nostre strade di numerose persone in possesso di titoli abilitativi alla guida che circolano liberamente senza la minima conoscenza delle regole del Codice della Strada.

Per tale ragione esso è particolarmente monitorato dagli investigatori della Polizia Stradale anche attraverso un costante e proficuo confronto con i funzionari della Motorizzazione Civile.

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