l'appello

Paura in frazione, dopo il botto... l'incendio

«Se ci fossero stati i vigili del fuoco fissi a Chivasso, le case avrebbero avuto meno danni: intervenite»

Paura in frazione, dopo il botto... l'incendio
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Non sono ancora le 21 di venerdì 30 agosto quando in via San Grato 10 a Casabianca, frazione di Verolengo, divampa un incendio che interesserà due abitazioni. Prima un boato, poi le fiamme invadono la zona. Immediatamente scatta la telefonata al 112 per chiedere aiuto e per fermare il rogo che però devasterà l’abitazione dalla quale è partito e parte di quella subito vicino.

Paura in frazione, dopo il botto... l'incendio

A raccontare l’accaduto è proprio la proprietaria dell’abitazione confinante, oggi dichiarata semi inagibile, Cristina Sturaro: «Dalla casa del mio vicino abbiamo sentito un boato e dopo poco il fuoco. L’incendio, da quell’edificio, poco dopo si è propagato nella mia abitazione. Naturalmente abbiamo chiesto subito l’intervento dei vigili del fuoco che però hanno impiegato un’ora per giungere sul posto perché sono giunti dal Comando di Torino Stura e da quello di Volpiano. Sono intervenute cinque squadre che naturalmente ringrazio per il grande lavoro svolto per molte ore. E fortunatamente questi comandi non avevano altre chiamate in quel momento, se no avremmo dovuto aspettare molto più tempo perché sarebbero dovuto intervenire i colleghi del Comando di Corso Regina (Torino), realtà ancora più distante da Casabianca. Racconto tutto questo perché vorrei portare all’attenzione delle autorità questa situazione molto pericolosa perché è vero che a Chivasso c’è un distaccamento di volontari, ma appunto sono volontari e non ci sono sempre. E così è stato nel nostro caso. Infatti, se fosse dovuta intervenire il comando di Corso Regina, probabilmente non avrebbero avuto danni solo due case, ma anche altre abitazioni. Dunque, vorrei che chi di dovere ripensasse a creare una realtà fissa anche a Chivasso così da poter coprire in maniera più sicura il territorio del Chivassese.
Questo appello lo rivolgo anche al sindaco di Verolengo, Rosanna Giachello che è intervenuta la sera stessa del rogo».

I danni

La speranza di questa famiglia è che qualcuno ascolti la sua richiesta per evitare che altri si trovino a vivere la loro stessa situazione.

Intanto la famiglia di Cristina Sturaro ha dovuto alloggiare in questi giorni da alcuni famigliari perché la casa era semi inagibile mentre la famiglia dell’abitazione dalla quale è nato l’incendio è stata spostata nell’albergo a Rolandini (frazione di Verolengo).

Sul posto oltre ai vigili del fuoco e al sindaco, sono intervenuti anche i carabinieri. L’indomani, cioè sabato mattina, invece il comandante della Polizia Locale Franco Lomater.

Intanto nella giornata di lunedì scorso, il sindaco Giachello ha firmato anche l’ordinanza che dichiara l’inagibilità degli immobili di via San Grato 10 e 10 BIS.

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