CHIVASSO

Pensionato in bicicletta travolto sul cavalcavia: caccia al pirata della strada

E' accaduto sul cavalcaferrovia dell'ospedale.

Pensionato in bicicletta travolto sul cavalcavia: caccia al pirata della strada
Pubblicato:
Aggiornato:

E' Luigi Banche il pensionato in bicicletta travolto sul cavalcavia dell'ospedale di Chivasso. Ora è caccia al pirata della strada.

Pensionato in bicicletta travolto sul cavalcavia

Se a Chivasso ci fossero delle telecamere funzionanti, individuare il pirata che giovedì 13 maggio ha travolto Luigi Banche, classe 1946, residente a pochi passi dal centro, sarebbe quasi un gioco da ragazzi.
Purtroppo invece non è così, e per avere giustizia il pensionato non ha altra strada che lanciare un appello dalle colonne del nostro giornale: «Chi ha visto qualcosa, per favore, parli».
Sono le 19.45 di giovedì scorso quando Luigi, in sella alla propria «normalissima» bicicletta, affronta il cavalcaferrovia di via Regis in direzione del centro.
«A metà della rampa - racconta Banche - all’altezza dell’ufficio postale per essere precisi, ero fermo in coda quando ho sentito un colpo fortissimo e sono finito a terra.
Quando mi sono rialzato, davanti a me non c’era più nessuno.

Caccia al pirata della strada

Un signore, che stava viaggiando nell’altro senso di marcia, mi ha urlato “Non ho fatto in tempo a prendere la targa”, poi ha fatto inversione e ha detto “Aspetti qui, vado a prenderlo”.
Ho guardato la mia mano, lacerata, ho visto il sangue a terra e sui vestiti: nessuno si è fermato, nessuno mi ha chiesto se avessi bisogno.
Non potevo restare lì, in quelle condizioni. Sono risalito in bicicletta e sono andato a casa, poi mio nipote mi ha accompagnato al pronto soccorso».
Il referto parla di escoriazioni al gomito, di un trauma al piede sinistro, di tre punti di sutura alla mano sinistra.
«Non riesco ancora a mettere il piede per terra - prosegue Banche - come faccio ad andare dai carabinieri a sporgere denuncia?».
Chiunque abbia informazioni utili a ricostruire la dinamica dell’incidente, è pregato di mettersi in contatto con la redazione de «la Nuova Periferia» telefonando allo 011/9173285.

Seguici sui nostri canali