Pensionato sfiorato da una fucilata che gli ammazza il cane

E' accaduto nei giorni scorsi a Lauriano.

Pensionato sfiorato da una fucilata che gli ammazza il cane
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Pensionato sfiorato da una fucilata. E' avvenuto nei giorni scorsi a Lauriano.

Pensionato sfiorato da una fucilata

Quella di domenica 23 settembre per Claudio M. è una giornata di quelle da dimenticare, piena di dolore.
L’uomo stava passeggiando in un sentiero di collina con il suo cane Aron, di taglia grossa, quando una fucilata ha raggiunto alla schiena l’animale.

Il colpo è stato fatale

«I giorni passano - dice il pensionato - ma io e i miei familiari siamo ancora sconvolti per quello che è accaduto. Ero andato a fare una passeggiata con il mio cane, come facevo spesso, ma questa volta l’uscita è stata fatale. Il cane era a pochi passi da me, pensate che la sua coda sfiorava le mie gambe e all’improvviso un colpo di fucile lo ha raggiunto. In quel momento ho sentito come se avessi della sabbia sul viso. E’ stata una sensazione stranissima. Poi ho visto il cane a terra, mi sono chinato su di lui ma era già morto. Ero terrorizzato. Quel colpo giunto dal nulla ha ucciso il mio cane e per un soffio non ha colpito anche me. Ho visto la morte negli occhi, ero terrorizzato e sotto choc».

Il racconto

 

«La vegetazione in quel punto non è folta, quindi chi ha sparato deve aver per forza visto il cane. Il bossolo era a tre metri da noi, quindi è stato sparato da una distanza ravvicinata. E’ solo di pochissimi giorni fa la notizia di quel giovane ucciso da un cacciatore e io avrei potuto fare la stessa sua fine. Se ci penso mi vengono i brividi. La morte di Aron ha portato un dolore immenso in famiglia. Non ci siamo ancora abituati alla sua perdita, il dolore è profondo. E pensare che certe volte percorrevo quel tratto di strada di corsa e quindi io ero davanti al cane. Se anche quella domenica le cose fossero state così la fucilata mi avrebbe colpito in pieno. Poco dopo ho visto un ragazzo uscire dal bosco: mi ha detto di non essere stato lui a sparare, tava cercando i suoi cani. Non so chi sia stato, ma mi auguro che si sappia presto».
In salotto c’è ancora la cesta su cui Aron dormiva, e in cortile la ciotola dell’acqua quasi come se quel docile cagnone dovesse far ritorno a casa da un momento all’altro.
Le indagini sono affidate ai Carabinieri Forestali di Chivasso.

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