Per le finte accuse perde i figli e finisce in carcere

Una storia tra Montanaro, Caluso, San Benigno, Leinì e Volpiano. Protagonisti due coppie di amici che nel tempo libero si frequentano. 

Per le finte accuse perde i figli e finisce in carcere
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Una storia tra Montanaro, Caluso, San Benigno, Leinì e Volpiano. Protagonisti due coppie di amici che nel tempo libero si frequentano. 

Una storia tra Montanaro, Caluso, San Benigno, Leinì e Volpiano. Protagonisti due coppie di amici che nel tempo libero si frequentano. Ad un certo punto però le coppie si mescolano. Per farla breve e chiara, utilizzeremo nomi di fantasia per descriverla. Francesca diventa l'amante di Fabrizio. La loro storia clandestina va avanti da tempo, quando Francesca probabilmente per sbarazzarsi della concorrenza della moglie di Fabrizio, Sandra, ancora troppo presente, inizia a sporgere querele nei suoi confronti e nei riguardi della madre di quest'ultima. Dopo la prima querela, alla donna viene imposto il divieto di andare a Montanaro paese di residenza di Francesca. Alla seconda querela alla donna viene imposto il divieto di avvicinamento a Francesca e alla terza querela viene arrestata. Sandra, totalmente innocente, trascorre 21 giorni in carcere, ma il peggio deve ancora arrivare. Francesca avrebbe coinvolto un altro uomo che viene convinto ad inviare un fax indirizzato ai servizi sociali di Settimo Torinese. La missiva è scritta in un italiano precario, ma tra un errore e l'altro, vengono fatte numerose minacce a Francesca, all'amante Fabrizio, alle assistenti sociali oltre a supporre una presunta relazione tra Francesca ed un fantomatico appartenente alle forze dell’ordine. Le assistenti sociali dopo aver ricevuto questa missiva, decidono di affidare i tre figli di Sandra ad una comunità per minori: la donna non li può vedere per anni. L'autrice della missiva è Francesca, ma anche questa volta Sandra non viene creduta. Tutto cambia quando il pubblico ministero Chiara Molinari si rende conto che in questa vicenda c'è qualcosa di strano, e dopo accertamenti approfonditi scopre la verità.
Venerdì 24 novembre il giudice per le indagini preliminari Marianna Tiseo ha condannato ad un anno e quattro mesi con la sospensione condizionale, l'uomo che aveva materialmente inviato il fax alle assistenti sociali da un negozio di Leini.

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