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Peste suina: nuovi casi in Piemonte e Liguria

Salgano a 516 le positività nelle nostre regioni

Peste suina: nuovi casi in Piemonte e Liguria
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I controlli per la peste suina africana: diciotto nuovi casi fra Piemonte e Liguria. In tutto salgono a 516 le positività. Per la precisione, a oggi mercoledì 29 marzo 2023  nella “zona di restrizione II” sono 332 le positività in Piemonte, 184 in Liguria.

Pesta suina: salgono i casi

I controlli per la peste suina africana: diciotto nuovi casi fra Piemonte e Liguria. In tutto salgono a 516 le positività. Per la precisione, a oggi mercoledì 29 marzo 2023  nella “zona di restrizione II” sono 332 le positività in Piemonte, 184 in Liguria.
I positivi sono ora 516, diciotto in più rispetto all’aggiornamento precedente: in Piemonte rimangono stabili a 332 le positività totali; in Liguria salgono a 184.

I nuovi casi in Piemonte sono stati riscontrati in provincia di Alessandria: uno a Cassinelle (quindicesima positività da quando è iniziata l’emergenza), quattro a Orsara Bormida (cinque in totale da inizio emergenza), quattro a Ponzone (trentanove).

I nuovi casi liguri sono stati registrati in provincia di Savona: sette a Sassello (quarantaquattro), uno a Stella (due), e uno a Varazze (prima positività).

Con il caso di Varazze diventano 75 i Comuni in cui è stata osservata almeno una positività alla Peste Suina Africana.

I sintomi

La peste suina africana è una malattia provocata da un virus che non è pericolosa per gli esseri umani, ma quasi sempre mortale nel giro di pochi giorni per i cinghiali infetti. La malattia non ha sintomi specifici, se non febbre resistente ai trattamenti o morte improvvisa.

La malattia si trasmette per contatto diretto (saliva, feci) con animali infetti e indiretto, attraverso ingestione di rifiuti di cucina contaminati o per ingestione di carni di animali infetti, ma anche tramite materiali e attrezzature contaminati.

I sintomi tipici negli uomini includono febbre, perdita di appetito, debolezza, aborti spontanei, emorragie interne con emorragie evidenti su orecchie e fianchi. Può verificarsi anche la morte improvvisa.

Come evitare la malattia

Evitare il contatto diretto di suini e cinghiali allevati con cinghiali selvatici. È vietato somministrare carni o prodotti a base di carne di animali infetti: scarti di cucina, residui di alimenti contaminati.

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