Piccioni morti e cacche in strada, esplode il caso

Piccioni morti e cacche in strada, esplode il caso
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Un tema di confronto molto dibattuto a Crescentino quello dei tantissimi piccioni che infestano le strade cittadine con i loro escrementi e talvolta con le loro carcasse

Il caso

La città di Crescentino è invasa da questi uccelli che non solo sporcano con i propri escrementi, ma anche con le proprie carcasse. Infatti, in molte vie, c’è il problema della presenza dei loro corpi senza vita. Lì abbandonati, senza che nessuno li rimuova. E così anche le loro cacche. Il problema è sempre più visibile e la denuncia, ancora una volta, parte dai quei cittadini stanchi di dover camminare tra le carcasse e gli escrementi.

La storia del problema

Era stato uno dei temi di confronto del dibattito pubblico organizzato proprio dal nostro giornale nella campagna elettorale del 2014. Un tema che aveva visto, all’epoca, i candidati sindaci proporre alcune soluzioni rispondendo nei modi più diversi. Colui che oggi è sindaco, Fabrizio Greppi aveva spiegato: «La miglior medicina è il piombo, bisogna renderla cacciabile per eliminare il problema». Gian Maria Mosca, oggi capogruppo d’opposizione, aveva sottolineato che aveva proposto misure più drastiche come a Fontanetto Po, ma a lui avevano risposto che erano troppo incisive e che si potevano usare i gatti. Roberto Tunnera aveva proposto il metodo dei falconieri investendo in un progetto pilota. Gabriele Massa, oggi capogruppo di minoranza, invece aveva spiegato raccontato del progetto fallimentare di sterilizzazione degli esemplari.

Un problema sempre attuale

Oggi, però, a cinque anni di distanza da quel problema la situazione non è cambiata. Tante le persone stanche che chiedono all’Amministrazione in carica e a quella che verrà di prendere provvedimenti importanti, capaci di eliminare o almeno ridurre al minimo questa situazione perché è anche un problema di salute pubblica. Tutti possono essere vittime di infezioni trasmesse dagli escrementi del piccione respirando o ingerendo particelle infette che si depositano a casa o viaggiano con le correnti d’aria.
Sul problema interviene anche Luca Lifredi, oggi capogruppo di minoranza: «Sicuramente il problema piccioni sarà una cosa a cui mettere mano, trovare il modo opportuno, prendendo spunto anche da altre realtà. E se necessario puntando anche i piedi con realtà al di sopra del piano comunale, come Provincia e Regione».
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