EMERGENZA

Piemonte zona rossa, si va verso il lockdown soft

Rimangono aperte le scuole dell'infanzia, elementari e il primo anno delle medie.

Piemonte zona rossa, si va verso il lockdown soft
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Piemonte zona rossa, verso la chiusura di parrucchieri ed estetiste. Ma le restrizioni imposte dal Premier Conte con il nuovo decreto potrebbero essere tante altre.

Piemonte zona rossa

Il Premier Giuseppe Conte dovrebbe presentare il nuovo DPCM tra poche ore, l'ennesimo da quando è scoppiata la pandemia. Nuova restrizione per cercare di contenere il virus che in queste settimane si è diffuso in maniera molto più rapida rispetto alla prima ondata, quella della scorsa primavera.

Nel nuovo decreto il Piemonte insieme alla Lombardia e alla Calabria diventerà una "zona rossa" a causa dell'alto indice di contagiosità. Oggi, martedì 3 novembre 2020, i nuovi casi di persone positive al Covid19 sono 3169 (il 41% sono asintomatici).

Le nuove regole

Il Premier prevede delle regole a livello nazionale che dovrebbero prevedere didattica a distanza al 100 per cento alle scuole superiori, limiti alla mobilità fra Regioni a rischio nonché centri commerciali chiusi nel weekend e nei giorni festivi. Quasi certa la chiusura di musei, sale bingo e scommesse. Drastica riduzione di passeggeri nei mezzi pubblici che potranno essere pieni solo per il 50 per cento della propria capienza. Coprifuoco per tutti a partire dalle 22, naturalmente si potrà non rispettare qualora vi siano delle comprovate necessità che dovranno comunque essere comprovate con l'autocertificazione.

Lockdown soft

In Piemonte, essendo inserita nella "zona rossa" scatterà il lockdown cosiddetto "soft". Che tradotto significa che potranno restare aperte le industrie. Aperte anche le scuole dell'infanzia e primaria, per quanto riguarda le medie la lezioni in presenza saranno dedicate solo agli alunni del primo anno, tutti gli altri a casa. Dad, come già avviene, anche per gli studenti delle superiori. Chiusi tutti gli esercizi commerciali, compresi parrucchieri ed estetisti. Fanno eccezione i servizi essenziali: per intenderci farmacie e supermercati restano aperti.

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