Tribunale di Aosta

Pignoramento per la villa del delitto di Cogne

Franzoni deve all'avvocato Taormina 275mila euro.

Pignoramento per la villa del delitto di Cogne
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Il Tribunale di Aosta ha dato ragione all'avvocato Carlo Taormina per proseguire nel pignoramento della villetta di Cogne. Sono state infatti respinte le richieste di Annamaria Franzoni e del marito Stefano Lorenzi, di sospensione dell'esecuzione immobiliare.

Pignorata la villetta del delitto di Cogne

Il giudice Paolo De Paola, ha infatti respinto le richieste di Annamaria Franzoni e del marito Stefano Lorenzi, di sospensione dell'esecuzione immobiliare relative alla villetta di Cogne dove nel 2002 venne ucciso il piccolo Samuele, secondogenito dei coniugi Lorenzi.

I fatti

L'avvocato Carlo Taormina, da difensore di Annamaria Franzoni diventa così suo rivale. Franzoni deve infatti al suo ex-legale oltre 275mila euro per il mancato pagamento degli onorari difensivi, divenuti circa 450mila nell'atto di pignoramento. L'avvocato Taormina aveva assistito la Franzoni  in un processo che la vedeva accusata dell'omicidio del figlio Samuele. La donna inoltre era stata condannata a 16 anni per aver ucciso il figlioletto di soli tre anni.

La vicenda giudiziaria di Taormina

Taormina, è stato assistito dal figlio Giorgio ed ha proceduto con  il pignoramento dell'unico bene aggredibile, cioé metà della proprietà immobiliare dove Franzoni, era tornata per qualche giorno una volta riacquisita la libertà. I coniugi Franzoni sostenevano, attraverso i loro legali,  che la villetta non era pignorabile perché era all'interno di un fondo patrimoniale, costituito a maggio 2009. Motivazione che è stata respinta dal giudice che invita a fissare la vendita immobiliare entro il 30 ottobre 2020. Già nel 2017 il tribunale di Bologna aveva accolto le richieste di Taormina di pignorare la villetta dei Lorenzi, ma i due coniugi si opposero al pignoramento, iscrivendo a ruolo, ad Aosta, la procedura.

 

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