Pokèmon Go, la mania per i mostriciattoli esplode anche a Settimo
Il viaggio dei nostri "inviati" speciali per le vie del centro a caccia di animaletti
Il viaggio dei nostri "inviati" speciali per le vie del centro a caccia di animaletti
Vi sarete chiesti perché, da poco meno di una settimana, in giro per la città ci sono gruppetti di giovanissimi che, a qualsiasi ora del giorno e della sera, attraversano le strade di Settimo con lo smartphone alla mano. La ragione di tutto sta nel nome dell'applicazione "mania" Pokèmon Go, disponibile in Italia da venerdì 15 luglio e che sta spopolando anche sul nostro territorio. Incuriositi da questo nuovo fenomeno generazionale che sta travolgendo gli adolescenti, e non solo.
La storia
I Pokèmon hanno compiuto in questo 2016 vent'anni e i simpatici "mostriciattoli" dei cartoni animati hanno accompagnato i pomeriggi di gioco della generazione che oggi spazia tra i 25 e i 35 anni. A Settimo la caccia arricchita dalla "realtà aumentata" è iniziata da subito, da quando gli appassionati hanno scoperto che i programmatori della Nintendo hanno fatto sbarcare tra le vie di Settimo i mostricciattoli nipponici. La nostra città vista dallo schermo dello smartphone risulta arricchita da tutta una serie di strutture virtuali. Ci sono le "palestre", dove è possibile far combattere i Pokèmon e allenarsi prima delle sfide con gli altri giocatori virtuali; i Pokè Stop, ovvero luoghi dove si possono "scaricare" le Pokè ball, cioè le mitiche sfere rosse e bianche necessarie per catturare i personaggi protagonisti del gioco.
La nostra "missione"
Di fronte all'esplosione di questa mania settimese ci siamo incuriositi anche noi de La Nuova Periferia e abbiamo scelto tre “inviati” d'eccezione per andare alla ricerca di Pokèmon da catturare. Weronika, Andrea e Alessandro hanno percorso le vie del centro collezionando esemplari di mostriciattoli catturati con le loro sfere Pokè. Ed è così, che proprio durante la loro “missione” hanno potuto incrociare sul loro cammino due esemplari di Pidgy (uno in via Teologo Antonino e l'altro in piazza San Pietro in Vincoli), un Ekans ai piedi di un parchimetro di via Castiglione e qualche temibile Rattata. Insomma, per gli appassionati la città si sta trasformando in un vero e proprio “paradiso” ricco di Pokèmon.
Dove si nascondono i mostriciattoli
Il cuore della caccia e della mania dei Pokèmon, nei confini comunali, sta tutto nel centro della città. Probabilmente perché i Pokè Stop sono collocati per la maggior parte in questa zona, alcuni appassionati ci hanno segnalato la presenza di numerosi Pokèmon nella zona antistante al sottopassaggio di via Leinì. Le principali palestre sparse sul nostro territorio sono tre e si trovano in corrispondenza della stazione ferroviaria, del monumento ai caduti di piazza della Libertà e all'incrocio tra via Italia e via Petrarca. La pokemania ha colpito i settimesi e non solo e la moda impazza, giorno dopo giorno.
Negli altri comuni
La mania, ovviamente, non ha colpito soltanto la nostra città, ma tanti altri centri. In primis Chivasso che in questi ultimi giorni sta assistendo alla diffusione del fenomeno, come riporta l'edizione de La Nuova Periferia di Chivasso in edicola da mercoledì 20 luglio, che racconta come la moda della caccia stia travolgendo tantissimi adolescenti del chivassese. Anche loro impegnati tra il centro città e l'area dell'ospedale in una ricerca forsennata ai Pokèmon più rari.
Ecco i punti salienti della caccia ai Pokèmon nel centro di Settimo:
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PokeStop: via Mazzini (nei pressi dell'omonino studio medico), monumento ai caduti di piazza della Libertà, la penna del cinquantenario (all'ingresso del Municipio), il “Muro Picassiano” di via San Francesco D'Assisi, il monumento al Valore Alpino tra piazza degli Alpini e via della Repubblica e il Turet all'angolo tra via Castiglione e via Carlo Alberto dalla Chiesa.
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Palestre: (al momento...) Stazione Fs, l'incrocio tra via Italia e via Petrarca e nei pressi della rotonda di via Moglia (zona centro commerciale Bennet).