A VEROLENGO

Prendono a calci le lapidi dei Caduti: la denuncia

L'intervento del vicesindaco Roberto Giglia.

Prendono a calci le lapidi dei Caduti: la denuncia
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Prendono a calci le lapidi dei Caduti a Verolengo: la denuncia è arrivata in Comune dove il vicesindaco Roberto Giglia ha preso in mano la situazione.

Prendono a calci le lapidi dei Caduti

Da anni ormai, le lapidi della Prima e Seconda Guerra Mondiale, sono un luogo di ritrovo per i ragazzini di Verolengo. In quel luogo di ricordo, dove ogni anno si commemora la fine delle Guerre pensando però a tutti quei giovani che hanno dato la vita per la propria Patria, c’è chi invece mangia patatine e beve qualche bibita, chi fuma per la prima volta o ancora chi trascorrere lì il suo tempo tra schiamazzi e qualche bravata. Ma c’è anche chi gioca con il pallone, e usa quelle lapidi come una porta di calcio. Gesti veramente vergognosi da parte di questi giovani che sui banchi di scuola studiano la storia di quei loro avi che hanno combattuto per la libertà. Una situazione veramente assurda denunciata anche da chi abita proprio in quelle case che si affacciano sul monumento tra piazza Sandro Pertini, via Trento e via Giuseppe di Vittorio. Una situazione alla quale l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Borasio vuole mettere la parola fine.

Le parole del vicesindaco

«E’ vero, ci sono giunte in Comune delle lamentele su questo luogo, che si è trasformato in un posto di ritrovo dei ragazzi di notte tra schiamazzi e partite di pallone. - spiega il vicesindaco Roberto Giglia - Ora metteremo dei cartelli di divieto di giocare al pallone. Inoltre, ho chiesto ai carabinieri di intervenire durante i controlli. Speriamo nel rispetto del luogo che non è certo un campo da calcio. Inoltre, ricordo che sono stati posizionati dei cestini e dunque di smetterla di gettare rifiuti ovunque».

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