IL CASO

Prof chiama "negro" uno studente

Ma il dirigente minimizza: «Un malinteso subito chiarito»

Prof chiama "negro" uno studente
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Quando un «prof» si permette di dare del «negro» ad un suo studente, si comprende poi perché odio e razzismo dilaghino tra i giovani.

Prof chiama "negro" uno studente

E perché le minoranze etniche vengano emarginate e derise, anche solo per il colore della pelle.
Situazioni che potrebbero sembrare sorpassate dopo anni di lotta per i diritti umani, ma purtroppo non è così. Questi episodi accadono, e ancora troppo spesso, al giorno d’oggi e oltretutto in contesti che vengono indicati come «sicuri ed educativi» per i bambini e per i ragazzi.

Ma purtroppo non sempre è così e anche in questi ambienti c’è «la mela marcia», il professore che va a compromettere quanto portato avanti dai suoi colleghi, destabilizzando i giovani studenti che si trovano davanti a queste situazioni a dir poco assurde.

Questo brutto episodio non è accaduto in qualche scuola di una grande città.
No, è successo in una realtà del nostro territorio, in una scuola media dove tutti si conoscono almeno di vista, dove tutti i professori non conoscono solo per cognome i propri studenti, ma certamente sanno molto di più di loro, sono consapevoli anche delle loro difficoltà, delle loro paure, ma sanno anche che hanno sogni nel cassetto, dei desideri di avverare. Perché i giovani, come tutti d’altronde, hanno degli obiettivi.

Ma facile è cadere nel vortice della tristezza quando colui o colei che dovrebbero spronarti a fare meglio, a crescere dal punto di vista dell’istruzione e non solo, invece ti chiama usando un termine denigratorio, in questo caso «negro». E così, colui che è stato apostrofato con questo epiteto, non può che arrivare a casa deluso e anche arrabbiato perché non è il colore della pelle ad identificare una persona, ma il suo nome. E lui un nome e un cognome ce l’ha. Ed è così che tutti dovrebbero chiamarlo.
Invece no. Perché è bastato che uno studente, educatamente, chiedesse al docente presente in classe in quel momento di recarsi ai servizi, che la risposta rapida e senza dubbi dell’adulto sia stata: «Quando torna il tuo compagno negro dal bagno, andrai tu...».

"Un malinteso"

Un triste e vergognoso episodio che il dirigente scolastico, contattato, commenta così: «La questione, avvenuta tempo fa, si è già chiarita in un incontro al quale eravamo presenti io, il docente interessato, la famiglia e lo studente. Ci siamo attivati appena ci è stato segnalato il fatto. Ma confermo che si è trattato di un malinteso, e che non ci sono preoccupazioni in tal senso. Non avrei avuto problemi a prendere dei provvedimenti se fosse andata diversamente, d’altronde l’ho già fatto in passato».

Docente alticcio?

Ma in questa scuola, questo non è l’unico fatto che ha destabilizzato alcuni genitori, famiglie che hanno segnalato anche il fatto che ora andiamo a raccontare.
Protagonista, anche in questo caso, sempre un docente.

Questa volta, gli alunni pare non siano stati interessati da alcunché. O meglio su di loro non ricadono le sue condizioni perché pare che, almeno per quanto confidano, non siano mai stati offesi o aggrediti. Ma cosa è successo? Sembra che un professore, più volte in realtà durante l’anno scolastico, si sia presentato a scuola in evidente stato di ebbrezza: prima di entrare in classe, dunque di mattina presto, sembra che avesse già abusato di sostanze alcoliche tant’è che un mattino addirittura è stato invitato ad uscire dalla scuola.

In questo caso però il dirigente nega tutto: «Ho delle relazioni protocollate che segnalano che il professore non stesse bene. In nessun caso si parla di stato di ebbrezza».

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