Pronto soccorso invaso dai barboni, che caos!
Un problema che denunciano i cittadini del Chivassese.
Di notte il pronto soccorso continua a essere il dormitorio per barboni e senza tetto. Un problema che denunciano i cittadini del Chivassese.
Pronto soccorso invaso dai barboni
Lo scenario è sempre lo stesso: barboni che usano le panchine come letto oppure improvvisano giacigli di fortuna negli angoli più caldi. La puzza è quasi insopportabile, fra sporcizia e alcol che scorre a fiumi. Qualcuno litiga, qualcun altro si avvicina minaccioso. Sembra di essere nei quartieri malfamati delle grandi metropoli. E questo è davvero inaccettabile.
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La denuncia
Una segnalazione è arrivata al telefono della redazione. «Sono andata al Dea e c’erano due persone ubriache che parlavano a voce alta e davano fastidio ai pazienti in attesa. A uno addirittura sono caduti i pantaloni mentre stava cercando di andare in bagno. E lì in attesa c’erano dei genitori con due bambini piccoli. E’ davvero assurdo che si permetta tutto ciò. E poi mi chiedo come possa sentirsi al sicuro il personale medico e infermieristico che lavora lì di notte». Ma non è finita qui perché altri raccontano: «Alle 6.30 un senzatetto ha deciso di abbandonare il suo giaciglio improvvisato sulle sedie e ha iniziato a urlare contro il sistema e l’ospedale. Ha poi raccontato la sua vita inveendo contro la moglie e i figli che lo lasciano dormire in mezzo a una strada e senza denaro. Ha usato un linguaggio decisamente scurrile e c’erano pure dei minori. La gente in attesa ha preferito alzarsi e stare in piedi anche perché l’odore era davvero insopportabile».
Il caso
Scena che nessuno vorrebbe mai vedere, soprattutto in pronto soccorso dove ogni giorno ci sono decine e decine di persone che aspettano di esser visitate.
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