la denuncia

Pronto soccorso nel caos: ai pazienti niente cuscini ma «coperte arrotolate»

Riflettori puntati anche sul reparto di Urologia, ma l’Asl replica alle accuse

Pronto soccorso nel caos: ai pazienti niente cuscini ma «coperte arrotolate»
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Pronto soccorso nel caos: ai pazienti niente cuscini ma «coperte arrotolate».

Il caso urologia

«Sindaco Claudio Castello, dove sei? Lo sai che Urologia sta sparendo dall'ospedale di Chivasso?».
Inizia così la lunga e dettagliata lettera aperta che Piero Meaglia, noto ambientalista e attivista chivassese, ha inviato al primo cittadino e a numerosi politici e amministratori del territorio.
Il tema, appunto, quello del reparto di urologia, da anni «sorvegliato speciale» nonostante le (anche recenti) rassicurazioni dell’AslTo4.
«Potresti - prosegue Meaglia - fra un gemellaggio, una festa in piazza, una lenzuolata a senso unico (ma porta voti), trovare il tempo per contattare l'Asl per chiedere che non portino via tutto dall'ospedale di Chivasso?
Non so come stanno gli altri reparti e servizi, quindi ti faccio solo un esempio che riguarda urologia. L'ambulatorio regge ancora per lo spirito di sacrifico del responsabile della struttura. Che però fra poco va in pensione. E temo che persino il semplicissimo servizio della sostituzione del catetere venga trasferito a Cirié, costringendo i cateterizzati permanenti, che già sono in difficoltà, ad andare a Cirié facendosi portare, in mancanza di parenti o amici, dalla Croce Rossa, che a Chivasso funziona perfettamente, ma si fa pagare.
Mi permetto di farti notare come l'Asl o l'Ospedale di Chivasso si adopera per complicare la vita ai pazienti. Fino a qualche tempo fa il medico che ti sostituisce mensilmente il catetere poteva lì subito prenotarti la prossima prenotazione attraverso il PC (evidentemente aveva accesso al servizio prenotazioni). Ma ora qualche genio dell'Asl o dell'Ospedale, nell'ansia di complicare gli affari semplici, ha eliminato questa funzione dai PC degli ambulatori. Il medico, perciò, è costretto a farti un foglio con preghiera di fissarti il prossimo appuntamento. Il cateterizzato, che già tribola, deve scendere al piano di sotto, andare nella segreteria (la vasca dei pesci), mettersi in coda, attendere il suo turno e entrare in segreteria a farsi prenotare per la prossima volta. Se il cateterizzato è mal messo, deve farsi accompagnare da qualcuno, rompendo le scatole ad amici e parenti. Una vera genialata, che fa perdere tempo a tutti: al medico, alla segreteria, al paziente e amici e parenti. Una Asl che manca di personale ma che si adopera per complicare gli affari semplici. Aggiungi che a volte anche nella vasca dei pesci i PC non funzionano (credo siano ancora quelli inventati a Cupertino circa 40 o 50 anni fa da Steve Jobs). Così le gentili impiegate della vasca dei pesci ti dicono di telefonare all'indomani. Ma la vasca dei pesci ti concede solo un'ora e mezzo al giorno (dalle 13 alle 14,30) per telefonare. Bene, la vasca dei pesci ha due numeri di telefono. Uno non risponde mai. L'altro è sempre occupato: però il trucco alla fine il paziente l'ha trovato: telefona qualche minuto prima delle 14,30, anche pochi secondi, e qualche volta ti rispondono. Ma spesso hanno la faccia di tolla di dirti: “Eh ma stiamo chiudendo, ce ne stiamo andando, provi a ritelefonare domani”, oppure hanno la tripla faccia tosta di dirti: “Venga di persona”. Sì, mandi un piccione viaggiatore. L'Asl è l'ufficio complicazione affari semplici... ti prego sindaco Claudio Castello , trova il tempo di una telefonatina all'Asl...» .

La replica dell'Asl

Immediata la replica dell’AslTo4, per bocca del direttore dell’Urologia Daniele Griffa: «Mi sento in dovere di premettere il grande impegno che attualmente l’Azienda e i miei Collaboratori stanno impiegando, in particolare per sostenere l’attività ambulatoriale e chirurgica proprio del Presidio di Chivasso, a fronte della carenza di medici urologi, carenza che caratterizza il mercato del lavoro a livello nazionale. La prestazione delle sostituzioni dei cateteri vescicali e della loro riprogrammazione, per quanto importante per gli utenti che ne necessitano, è una delle innumerevoli attività, ambulatoriali e chirurgiche, effettuate dall’Urologia. E si tratta di una prestazione che può avere, e già ha, una soluzione nell’attività dell’ADI (Assistenza Domiciliare Integrata), che offre alle persone portatrici di catetere vescicale la sostituzione in ambito domiciliare del presidio, con evidenti vantaggi per gli utenti stessi. La sostituzione del catetere vescicale da effettuare presso l’ambulatorio ospedaliero dovrebbe essere riservata ai cateterismi “difficili” o già indicati come tali dal medico specialista. Questa soluzione, già più che collaudata, oltre a ricoprire un fondamentale aspetto pratico, dimostra quanto sia sempre più importante la sinergia tra Ospedale e Territorio.
La Segreteria dell’area ambulatoriale del Presidio ospedaliero di Chivasso svolge attività con orario continuato 8.30-15.30 dal lunedì al venerdì e offre servizio telefonico dalle ore 14 alle ore 15.30, e non dalle ore 13 alle 14.30 come segnalato; qualora si verifichi un disservizio informatico, la ricetta viene trattenuta dagli operatori e la prenotazione viene comunicata telefonicamente all’interessato. Il servizio di Segreteria autogestisce nell’ambito della piattaforma del CUP Regionale le prenotazioni di determinate prestazioni ambulatoriali, come i cateterismi vescicali, proprio per evitare che gli utenti debbano rivolgersi direttamente al CUP Regionale.
In senso più generale, mi preme rassicurare la comunità chivassese sul futuro prossimo dell’Urologia del Presidio, affermando che il dottor Salvatore Treffiletti rimarrà in servizio ancora per tutto il 2026, grazie a una stretta collaborazione programmatica con la Direzione Generale dell’Azienda, e che dal mese di luglio la sede di Chivasso potrà avvalersi del supporto di un ulteriore specialista urologo per l’attività ambulatoriale e di consulenza. Stiamo lavorando in stretta sinergia con la Direzione aziendale per migliorare l’attrattività di tutta la struttura complessa di Urologia, al fine di acquisire nuovi specialisti per tutti i Presidi».

Pronto soccorso nel caos

Se l’Urologia non se la passa bene, il Pronto Soccorso certamente non è in condizioni migliori. Nell’ultimo fine settimana, infatti, è stato registrato un affollamento tale da rendere «merce rara» anche solo un cuscino da dare ai pazienti in barella. Ad alcuni di loro sono state consegnate delle coperte arrotolate (forse le stesse che mancavano nel periodo invernale...), mentre altri si sono arrangiati mettendo una giacca (o una borsa) sotto la testa.
Una situazione confermata dalla stessa AslTo4: «Effettivamente nelle giornate festive dei domenica 1 e lunedì 2 giugno si è verificato un iperafflusso, dovuto in particolare a persone con problemi respiratori. Abbiamo comunque risposto a tutte le necessità che si sono presentate».
Acqua sul fuoco, quindi, che comunque non cambia le cose: il Pronto Soccorso di Chivasso nonostante gli sforzi continua ad avere delle criticità logistiche legate non solo al personale.