Pronto soccorso nuovo nessun parente con i malati | Asl cambia regole
Le segnalazioni di utenti e sindacati.

Pronto soccorso nuovo, nuove regole e nuove polemiche. Dai sindacati a singoli pazienti dell'Asl To 4 di Chivasso, tra cui anche Margherita Rosso, illustrano le grandi difficoltà registrate in questi primi mesi.
Pronto soccorso nuovo
E' stato inaugurato a fine gennaio il nuovo pronto soccorso dell'ospedale civico d Chivasso. Una struttura che avrebbe dovuto migliorare i servizi offerti agli utenti di questa Asl. Ma in verità sembra, invece, che i problemi siano aumentati. A partire dalla poca "umanità" registrata dalle scelte imposte della direzione.
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Pazienti senza parenti
Tutti immaginano di arrivare in pronto soccorso accompagnati da un parente. Fare il triage con questo e trascorrere, il tempo necessario all'interno della stessa struttura, in compagnia di un proprio caro. Un sogno, almeno fino a quando alcuni cittadini e i sindacati non hanno segnalato, attraverso il nostro giornale, questa strana situazione. Infatti, da quando ha aperto la nuova ala dell'ospedale, il paziente non poteva più essere accompagnato un famigliare negli ambulatori e nella stanza degenza. Attraverso le colonne del nostro giornale, gli utenti hanno voluto denunciare una scelta per nulla condivisa.
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La parola all'Asl
"La finalità è quella di tutelare la professionalità degli operatori che quotidianamente si impegnano all’interno del Pronto e, parallelamente, di assicurare ai cittadini che possono rivolgersi con assoluta fiducia. Gli accessi annuali sono molto elevati, più di 50 mila, e questo genera una percezione di confusione che non è obiettivamente eliminabile. Sicuramente il nuovo Pronto da poco aperto ha eliminato una serie di difficoltà. I nuovi spazi sono molto più ampi rispetto alla vecchia struttura e dotati di impianti e di attrezzature all’avanguardia. Ma anche spazi più umanizzati e più funzionali rispetto alle esigenze degli operatori. L’Azienda, in ogni caso, fa tesoro delle segnalazioni dei cittadini, che contribuiscono al processo continuo di miglioramento della qualità dei servizi offerti. Pertanto, saranno attentamente valutati gli aspetti di umanizzazione del servizio legati alla presenza di un familiare accanto alla persona nella fase di osservazione clinica.