Aveva vandalizzato una panchina, ora vorrebbe partecipare a «Brandizzo pulita»
Aveva fatto «mea culpa» al sindaco.
Giovane punito dai genitori, ora vorrebbe partecipare a «Brandizzo pulita». Aveva vandalizzato una panchina, ma poi fa «mea culpa» al primo cittadino Paolo Bodoni.
Aveva vandalizzato una panchina
Non tutti i mali vengono per nuocere. Potrebbe essere questa la frase che più si addice alla circostanza che stiamo per raccontarvi. Nei mesi scorsi abbiamo parlato molto spesso di atti vandalici a Brandizzo- Gli autori in alcuni casi erano stati individuati e in altri no. Accompagnati a questi atti di vandalismo c’erano poi schiamazzi notturni e spesso l’area vandalizzata era anche una zona di bivacco. Ma oggi, dopo tanto parlare sulla vicenda forse si è davanti ad una svolta o comunque un passo in avanti è stato fatto.
Il commento del sindaco
«Quando sei così giovane e hai tutta la vita davanti, il tema non è solo l’errore. Che, beninteso, non va mai nascosto, né giustificato o persino perdonato magari con la scusa della gioventù. - esordisce così il primo cittadino Paolo Bodoni - Ciò che però è più importante è impegnarsi per riconoscere l’errore.
Ecco perché sono contento di avere incontrato (un po' casualmente) un giovane che ha vandalizzato tempo fa la panchina in un giardino della nostra Brandizzo. Ho apprezzato il suo coraggio di parlarmene e la disponibilità a mettersi anche in discussione. In passato non è mai successo, almeno per quanto mi riguarda. Ci siamo conosciuti e abbiamo discusso. Gli ho parlato del bene pubblico, che riguarda tutti e che è compito di tutti preservare e curare. Il Sindaco può mettere in campo tante azioni, come le telecamere, che servono a controllare, reprimere e punire. Ma senza il contributo della collettività, l’educazione, l’attenzione, il paese non può essere mantenuto come merita. E noi, senza i ragazzi, non saremo mai in grado di costruire un futuro all'altezza che vorremmo. Ecco perché vale la pena investire il tempo nell’educazione. Almeno così penso io.
Lui mi ha detto di essersi accorto di aver fatto una brutta azione e il suo sguardo, come i suoi gesti, me lo hanno confermato. Ha subito la punizione dei genitori (un secondo lockdown, ha detto la mamma lì presente) e mi ha chiesto di partecipare ad uno dei prossimi appuntamenti a Brandizzo, come Brandizzo Pulita, in cui i più giovani, specie delle nostre scuole, si prendono per un giorno cura della Comunità, dei giardini e dei parchi, ripulendoli dai rifiuti. Un modo per riflettere e per capire quanto impegno ci voglia per occuparsi del decoro della città.
Sono certo che non commetterà più errori come questo e sarà il primo a consigliare ai suoi amici di non farlo. Vorrei fargli un grande in bocca al lupo, anche da qui, augurando a lui, come ai suoi coetanei, ma a tutti i brandizzesi, di sviluppare la consapevolezza di vivere una Brandizzo da amare, rispettare, curare. Come qualcosa di prezioso, che li, ci riguarda davvero.
Brandizzo è anche, e soprattutto, dei nostri giovani.
Ecco perché confido tantissimo nel lavoro della nostra Consulta Giovani».