la decisione

Regione Piemonte contro la trasmissione Report: denuncia in arrivo

Annuncia i provvedimenti contro il servizio televisivo.

Regione Piemonte contro la trasmissione Report: denuncia in arrivo
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La Regione Piemonte contro la trasmissione televisiva Report. Era stato infatti mandato in onda un servizio sull'emergenza sanitaria in Piemonte. Come riporta PrimaIlCanavese.it

La Regione Piemonte contro la trasmissione Report

Con un comunicato stampa ufficiale la Regione Piemonte annuncia provvedimenti contro la trasmissione Rai Report che lunedì scorso, 20 aprile 2020, aveva mandato in onda un servizio dal titolo “Il pasticcio piemontese”

“Immagine e interessi sono stati lesi”

“La Regione Piemonte si rammarica dell’operato dei responsabili della trasmissione Report, andata in onda lunedì scorso su Raitre – scrive nel comunicato ufficiale – non avendo fornito una rappresentazione della gestione dell’emergenza Coronavirus in Piemonte corrispondente a quanto emerge dalle interviste e dalla documentazione filmata registrata. La Regione non nega che vi siano anche criticità, ma, come emerge da punti di seguito evidenziati, la Regione deve sicuramente ricorrere allo strumento giudiziario per la tutela della propria immagine e dei propri interessi gravemente lesi”.

Sull’ospedale di Alessandria

“Ad esempio, dalle immagini relative al bar dell’ospedale di Alessandria, questo è presentato come luogo potenzialmente fonte di contagio per la presenza di una attigua sala di attesa, dove stazionerebbero pazienti sospetti covid. E’ sufficiente un sopralluogo per accertarsi che non esiste alcuna sala d’attesa e che per i pazienti covid vi sono percorsi dedicati che non intersecano mai percorsi di personale e pazienti non Covid”.

“La ricostruzione fornita sull’acquisto delle mascherine Miroglio è errata. Non è esatto che non avrebbero certificazione, invece sono prodotte in conformità all’articolo 16 del Decreto legge “Cura Italia”, oltre ad essere testate e certificate ad uso sociale in ambito nazionale e internazionale. Parimenti inesatto affermare che le mascherine Miroglio “non sono mai arrivate”. Sono state invece consegnate a centinaia di migliaia all’Unità di crisi (le prime 500 mila donate a titolo personale da Giuseppe Miroglio, azionista del Gruppo) e successivamente distribuite a Comuni, associazioni del Coordinamento regionale della Protezione civile, Amministrazioni statali (Polizia, Carabinieri, Vigili del fuoco…) e medici di base (unitamente a quelle chirurgiche)”.

Il “pasticcio piemontese”

“Parlare di un “pasticcio piemontese”, così come si cita nel titolo della trasmissione, a giudizio della Regione, è un discutibile espediente mediatico, che confonde atti prodotti da Uffici periferici delle Asl, sui quali l’assessore non poteva avere conoscenza diretta, con gli atti prodotti dall’Unità di crisi su questioni di fondo di primaria importanza, come le norme sull’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. Miscelare atti prodotti da enti diversi, come avessero una unica genesi, è una travisazione della realtà”.

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