A MAZZE'

Rifiuti, da settembre stop ai sacchi neri per scoraggiare i furbetti

Intanto proseguono gli episodi di non corretto conferimento e di abbandono dei rifiuti.

Rifiuti, da settembre stop ai sacchi neri per scoraggiare i furbetti
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Da settembre stop ai sacchi neri per scoraggiare i «furbetti». Intanto proseguono gli episodi di non corretto conferimento e di abbandono dei rifiuti.

Rifiuti, ancora troppi furbetti

Proseguono gli episodi di non corretto conferimento dei rifiuti o, peggio, di abbandono sconsiderato nelle campagne di Mazzè. Uno degli ultimi episodi si è verificato nell’isola ecologica di via Pietro Monte quando, fuori dei contenitori per la raccolta del vetro, è stata abbandonata una gran quantità di bottiglie in vetro.

«Non abbiamo telecamere in questo luogo, quindi non riusciamo ad individuare i responsabili - riferisce il vicesindaco Bruno Mila - E’ la seconda volta che succede questo episodio che è il risultato vergognoso di qualche festa. Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un cattivo esempio di raccolta differenziata». Ma, non è l’unico. Purtroppo, si moltiplicano questi casi e, negli ultimi tempi, Mazzè deve fare i conti con un altro problema non da poco.

Stop ai sacchi neri

«Si tratta del conferimento dei rifiuti senza differenziarli nelle isole ecologiche del nostro paese- spiega Mila- Per esempio, vengono messi nello stesso sacco plastica con l’erba o vetro con l’umido. Per questa ragione, dal 1 settembre la Società Canavesana Servizi non distribuirà più sacchi neri alla popolazione. I sacchi neri non consentono agli operatori di controllare il contenuto, quindi bisogna usare quelli trasparenti per facilitare le verifiche degli operatori. Il nostro obbiettivo è quello di migliorare la raccolta differenziata, una buona percentuale di raccolta si tradurrebbe sicuramente in minori costi per i cittadini». Naturalmente, in questo discorso s’inserisce l’abbandono non corretto del rifiuto nelle campagne. «Nonostante tutti gli sforzi  fatti finora, proseguiamo a trovare rifiuti dispersi nelle nostre campagne- conclude Mila- Viviamo tutti nello stesso ambiente, perchè continuare a rovinarlo?».

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