Rischio licenziamenti Tnt FedEx ancora incontri al Ministero

Rischio licenziamenti Tnt FedEx ancora incontri al Ministero
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Rischio licenziamenti Tnt FedEx ancora incontri al Ministero.

Rischio licenziamenti

E' stato indetto un nuovo sciopero per protestare contro il rischio di licenziamento dei lavoratori Tnt, l'azienda di trasporti e spedizioni in fase di acquisizione da FedEx. «In questa fase è importante stare vicino ai lavoratori. Ho visto segnali di interessamento e apprezzamento di una partecipazione del Consiglio comunale settimese alla vicenda. Cosa che garantisce una particolare attenzione sul tema». Parola di Massimo Pace, assessore al lavoro che parla delle proteste dei dipendenti Tnt - FedEx. 31 di loro, infatti, rischiano di perdere il posto di lavoro.

Ancora fumate nere

La prima fumata sulla crisi annunciata dai dipendenti Tnt è stata nera. Nonostante le manifestazioni a Settimo e a Torino. Nonostante il tavolo di concertazione al Ministero dello Sviluppo Economico la situazione non sembra essere migliorata.. «L’assessorato al Lavoro ha partecipato all’incontro in programma al Ministero dello Sviluppo economico sulla situazione della Fedex-Tnt. - Spiega una nota dell’assessore al lavoro Gianna Pentenero -. Situazione che riguarda l’apertura di un licenziamento collettivo per 81 lavoratori in Piemonte, comunicando l’intenzione di trasferire 28 persone dalla sede di Torino a Milano».

Ancora incontri al Ministero dello Sviluppo Economico

«Nonostante le posizioni tra azienda e sindacati restino distanti - spiega l’assessore Pentenero - la mediazione del Ministero ha permesso la ripresa del dialogo tra le parti. Che torneranno a trattare in sede sindacale lunedì 4 giugno e a incontrarsi in sede istituzionale al Ministero giovedì 7».
«La Regione - aggiunge Pentenero - continuerà naturalmente a seguire con la massima attenzione la vicenda. Auspicando che l’azienda riveda la propria posizione. E che si giunga a un accordo che consenta di scongiurare i licenziamenti». «A tal fine siamo disponibili - conclude l’assessorato regionale - a mettere in campo tutti gli strumenti che dovessero rendersi necessari».

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