MONTANARO

Rubano peperoncini al marito dell'assessore, scoppia il caso

L'intervento del primo cittadino Giovanni Ponchia.

Rubano peperoncini al marito dell'assessore, scoppia il caso
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Rubano peperoncini al marito dell'assessore, scoppia il caso ma il sindaco Giovanni Ponchia spiega che non è stato lui a scrivere il post sui social.

Rubano peperoncini al marito dell'assessore

«Volevo dire a quel signore che mi ruba le piante intere cariche di peperoncino da giardino di lasciarmi le ultime due piante su 50 per me. Grazie» questo è il post apparso sui social network.
Omero Sanna, marito dell’assessora all'istruzione Tiziana Linzalata ha voluto denunciare un furto nel suo orto che ha suscitato più di un commento.
Un furto che può essere un danno non da poco senza ancora aver scoperto i responsabili.

Scoppia la polemica

Tanti i commenti di solidarietà nei confronti della vittima ed anche qualche battuta ironica fra questi. «Attenzione a non mangiarne tanti ...potrebbe poi bruciarsi il ….» è una battuta che in sé non ha nulla di straordinario se non che a dirlo non sono gli utenti comuni ma è il gruppo di maggioranza «Salviamo Montanaro».
«Pessimo esempio di gestione delle problematiche locali - segnala il capogruppo Arcangelo Gallon dell’opposizione IdeaMontanaro -. Anziché cercare di rispondere in modo appropriato e professionale alla questione sollevata da un cittadino vessato, tra l’altro marito di un assessore, il gruppo di maggioranza “Salviamo Montanaro” si permette di rispondere in modo becero.
Da notare che da sempre questa formazione politica si assurge a censore e pretende dare lezioni di bon ton ed educazione civica al prossimo.
Considerato questo fatto, possiamo ora affermare che scorgiamo la pagliuzza nell’occhio altrui ma non vediamo il trave nel nostro».
Il riferimento è chiaro: è passato poco da quando il consigliere di minoranza Gallon si è «beccato» una mozione di censura della maggioranza per le sue espressioni e gesti poco forbiti nel corso dei consigli comunali.

Le parole del sindaco Ponchia

“Non ne sapevo nulla, sono completamente estraneo a quanto è accaduto - riferisce il Sindaco Ponchia- Non è una mia battuta quella che è apparsa sui social network, ma è stata scritta da un componente del nostro gruppo “Salviamo Montanaro” che probabilmente stava rispondendo come privato cittadino e non si è accorto di essere entrato in “sei di Montanaro se ….” con la login del nostro gruppo “Salviamo Montanaro”. Si tratta pertanto di un errore. La battuta è apparsa sul gruppo facebook “Sei di Montanaro se …”, gruppo che cerco di vedere il meno possibile; è molto raro che io scriva in quel gruppo. Dunque, era impossibile che fossi a conoscenza di questa battuta. Voglio comunque rilevare, in questo grave periodo di pandemia, la “pochezza” e “l’inutilità” di certe sottolineature da parte del Capogruppo di Ideamontanaro Arcangelo Gallon che ha segnalato questo fatto. In questo momento ci sono problemi più importanti che “giocare” con frasi e frasette su facebook. Siamo ad un punto in cui non c’è tempo per giocare”.

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