VEROLENGO

Rubati gli alberi appena piantati

La denuncia dell'assessore all'ambiente Stefania Casa.

Rubati gli alberi appena piantati
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Il Comune di Verolengo ha aderito al progetto di forestazione del Bando Clima 2020 del Ministero dell'Ambiente il cui soggetto beneficiario e appaltatore dei lavori è la Città Metropolitana di Torino.

Progetto di forestazione del Bando Clima 2020

Un progetto ambientale molto importante seguito dall’assessore Stefania Casa che, in questi mesi di lavoro, ha collaborato non solo con la Città Metropolitana ma anche con l'Ente Parco che ha individuato, in accordo con i comuni interessati, le aree dove realizzare gli interventi e predisporre, in collaborazione con professionisti esterni, i progetti da candidare per l'adesione al bando. Parco che svolge funzioni di supporto alla direzione lavori della Città Metropolitana.
«Il Comune di Verolengo è interessato da 3 sub-ambiti di intervento – spiegano dal Parco del Po -Non si sono messe a dimora solo piante, ma ci sono anche lavori di lotta alle specie esotiche invasive. Decespugliamenti e inerbimenti. Nel sub-ambito 2, un corpo a Nord del Corno Chiaro e l'altro a Sud, vicini fra loro sono messi a dimora di 2745 piantine, fra futuri alberi e arbusti, 425 pioppelle di pioppo bianco, semina in buchette di 2654 ghiande/noci. Nel numero 3, di fronte al laghetto di pesca, invece 741 piantine, fra futuri alberi e arbusti,  88 pioppelle di pioppo bianco, semina in buchette di 748  ghiande/noci. Infine, nel quarto, che si torva nel lato destro Dora Baltea a Borgo Revel 366  piantine, fra futuri alberi e arbusti,  18 pioppelle di pioppo bianco, semina in buchette di 346 ghiande/noci.
Sarà posizionata anche una bacheca in legno per ogni sub-ambito».
Un progetto molto bello per il quale Stefania Casa ringrazia la Città Metropolitana ma che nei giorni scorsi è già stato rovinato dalla mano di qualche incivile.

Rubati gli alberi appena piantati

«Non è passato molto tempo dalla messa a dimora di queste specie che qualcuno ha pensato bene di rubare gli alberi – commenta Casa – Ogni piantina aveva una canna di bambù e una recinzione per permetterle di crescere sana e in sicurezza. Peccato che, al nostro passaggio, abbiamo visto la canna di bambù ancora ben fissa a terra, ma della albero più nessuna traccia».
Una situazione vergognosa che va a rovinare un lavoro importante per il futuro delle aree del Parco.

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