San Raffaele nella morsa dei ladri, colpita anche la birreria Parsifal
Di tutti gli episodi sono informati i carabinieri della stazione di Castiglione Torinese e della Compagnia di Chivasso che hanno da subito avviato le indagini sul caso.
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San Raffaele nella morsa dei ladri, colpita anche la birreria Parsifal. E’ il sentimento comune e condiviso tra i proprietari dei complessi aziendali
che trovano sede all’interno dell’«area industriale» sita in via Chivasso a San Raffaele Cimena.
Nella morsa dei ladri
«Ci sentiamo attanagliati». E’ proprio il titolare di una delle più note attività del complesso, la birreria Parsifal, a denunciare quanto sta accadendo da quasi due mesi a questa parte. Una lunga scia di intrusioni e furti messi a segno ai danni della sua attività e di quelle limitrofe e, in particolare, della sala giochi a pochi metri dalla sua attività. Bisogna andare con ordine e ripercorrere, data per data, tutti gli eventi che si sono registrati sul territorio. Il primo episodio risale ai giorni tra il 10 e il 15 dicembre scorso. Un gruppo di malviventi è riuscito a fare effrazioni all’interno della sala giochi, aprendosi una breccia in una delle pareti e ad asportare la cassaforte dopo aver scassinato i contenitori delle slot presenti all’interno dei locali. Poi, per un mese (per fortuna) calma piatta. Fino al 17 gennaio scorso: quando i malviventi hanno proprio colpito la birreria Parsifal. Lo spiega bene il titolare Maurizio Musi, 47 anni. «Hanno messo una carica esplosiva in una parete esterna e sono riusciti ad aprirsi un varco. Ci hanno rubato l’incasso della birreria, del market e circa 50 chilogrammi di carne. Una vicenda assurda».
Un nuovo tentativo...
Poi, ancora, appena qualche giorno dopo un nuovo tentativo di effrazione, ma questa volta di nuovo all’interno della sala giochi. «Li ho fatti desistere io che alle tre del mattino sono arrivato al locale per mettere in produzione la birra - spiega Musi -. Devono essersi sentiti minacciati e sono scappati, purtroppo però non sono riuscito a fermarli o a mettermi sulle loro tracce». L’ultimo caso, secondo quanto emerge, è stato registrato proprio nel corso della notte tra domenica e lunedì 3 febbraio. «Hanno nuovamente scassinato la porta sul retro e danneggiato gli interni - spiega Musi -. Arrivano quasi sicuramente dalle campagne e dalle risaie circostanti ed entrano in azione. Probabilmente, nel buio della campagna, c’è qualche complice che li aspetta a bordo di un mezzo pronto alla fuga». «Ci sentiamo assediati - sottolinea il noto imprenditore del territorio -. A spaventarci è soprattutto la frequenza dei furti e il fatto che, nonostante siano passati pochi giorni da un colpo, riescano sempre a tornare in azione a danneggiarci». «Nell’ultimo blitz sono stati
deliberatamente danneggiati i cancelli delle attività imprenditoriali del condominio industriale per evitare che qualcuno, forze dell’ordine comprese, potessero entrare all’interno dopo l’allarme. E’ assurdo che da più di un mese ci troviamo in questa situazione. Speriamo che le forze dell’ordine e l’Amministrazione comunale riescano a trovare un sistema per arginare questo fenomeno che rischia di mettere in ginocchio le nostre attività commerciali e imprenditoriali». Di tutti gli episodi sono informati i carabinieri della stazione di Castiglione Torinese e della Compagnia di Chivasso che hanno da subito avviato le
indagini sul caso.